Mesagne. Nuovo braccio di ferro tra Pd e Molfetta

Giugno 15, 2017 1558

partito democratico sedeIl Partito democratico di Mesagne ha aperto con l’Amministrazione Molfetta

un fronte di polemiche circa l’impegno profuso per intercettare finanziamenti per la rigenerazione urbana di interi quartieri di Mesagne. Accuse che, per la verità, sembrano cadere nel vuoto poiché nello scorso Consiglio comunale il sindaco Molfetta, in una sua replica aveva assicurato l’impegno della sua amministrazione nel recepire finanziamenti per rigenerare la città. La rigenerazione urbana è un’attività fondamentale nel percorso di sviluppo di una comunità. Fa parte dell’idea di progresso della città ed ha l’obiettivo specifico di realizzare i passi culturali, sociali, economici, integrati in un processo di sviluppo urbanistico, atti a evitare problemi di degrado fisico e disagio sociale di alcune zone, tutelando il patrimonio storico-culturale, paesaggistico, ambientale. La riconversione in chiave integrata e moderna delle aree urbane da rigenerare, oltre a migliorarne le condizioni di abitabilità, confort e qualità della vita, ne assicura condizioni di sviluppo sostenibile, sociale ed economico. Fondamentale è l’implementazione di modelli partecipativi, il coinvolgimento del maggior numero di soggetti possibili: cittadini, associazioni, enti pubblici e soggetti privati. Per questo motivo, a due settimane dalla pubblicazione del bando, si è già aperto un dibattito pubblico in molte città. A Mesagne invece, se si fa eccezione per un paio di dichiarazioni molto generiche del sindaco, non si sente nulla: nessuna discussione che richiami la città a una riflessione collettiva per individuare punti critici, zone di degrado urbano e sociale che richiedono interventi urgenti”, ha spiegato Francesco Rogoli, segretario cittadino del Pd, secondo cui “serve un’idea di sviluppo che quest'Amministrazione, la quale sta abituando la città a un’ordinaria e cattiva gestione della cosa pubblica alimentandosi solo di occasioni estemporanee, non ha e non può avere”. Per il Pd l’Amministrazione Molfetta dovrebbe avere “un’idea della città, di strategie per il miglioramento delle condizioni abitative, ambientali e culturali, che sembra non appartenere agli attuali amministratori”. Mesagne ha sacche urbanistiche che andrebbero rigenerate. Come, ad esempio, la rigenerazione della zona del vecchio mattatoio, che rischia il confinamento urbano e sociale con la chiusura del passaggio a livello di via Damiano Chiesa; la zona del rione Grutti e della stazione ferroviaria “che potrebbe diventare parcheggio e zona di collegamento dell’asse Nord-Est per una viabilità ciclabile”, ha concluso Rogoli; per vaste zone del centro storico con il miglioramento della qualità della vita, del confort e dell’inclusione sociale promuovendone il patrimonio architettonico-culturale e il valore turistico.