Mesagne. Ma lo stato c'è in piazza dei Commestibili?

Marzo 02, 2017 2406

piazza dei commestibili - arcata al buioL'ingiustificabile episodio verificatosi giorni fa a Mesagne

in piazza dei Commestibili, in cui una bicicletta poggiata impropriamente al primo piano della struttura comunale è stata gettata giù da un vigile urbano, ha messo in evidenza una situazione esplosiva esistenze in zona a causa di bande di ragazzi che spadroneggiano impunemente danneggiando gli esercizi commerciali e le proprietà comunali con graffiti e scritte che depauperano l'ambiente. La lamentela generale degli operatori commerciali è "la carenza di controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine". "A nulla serve il passaggio sporadico di una macchina di servizio - hanno spiegato - poiché servono uomini appiedati che possano raggiungere tutti gli angoli del centro storico e constatare realmente ciò che accade. Sembra che qualcuno abbia abdicato al proprio ruolo". Il problema, per la verità, non riguarda solo piazza dei Commestibili ma è esteso all'intera città. Ieri mattina, ad esempio, qualcuno ha imbrattato le tapparelle della scuola media "Maia Materdona" sfidando con un chiaro messaggio le forze dell’ordine. La scritta Acab è un acronimo che sta per All Cops are Bastards, tradotto letteralmente "tutti i poliziotti sono bastardi", o più liberamente “tutte le guardie sono bastarde”. Rischia, dunque, di degenerare il rapporto complicato tra gli esercenti di piazza dei Commestibili e i tanti ragazzi che frequentano questo spazio restaurato del centro storico. Martedì mattina è dovuta intervenire una pattuglia di vigili urbani, insieme all’assessore alle Attività produttive, Antonio Marotta, per verificare la comparsa di alcuni “Tag” (firme con pennarelli, n.d.r.) sulle vetrine a piano terra della piazza e altri segni sui muri dell’attività a primo piano. Il gesto sarebbe stato compiuto domenica sera quando i negozi erano chiusi. Eppure in piazza c'è un servizio di videosorveglianza che dovrebbe inchiodare gli autori alle loro responsabilità.“Non ce la facciamo più. Ci sono gruppi di ragazzini che stanno imbrattando tutta la piazza, così si vanifica il nostro investimento”, è quanto hanno lamentato gli imprenditori che hanno colto l’opportunità del bando emesso dal Comune per aprire delle nuove attività commerciali. I “Tag” sulle vetrine sono di difficile eliminazione. A primo pino i fratelli Capodieci, che dovrebbero aprire lo steakhouse tra una ventina di giorni, stanno evitando, per il momento, di ridipingere le facciate poiché potrebbero sporcarle dopo un’ora. Tutti chiedono un intervento costante e deciso delle forze dell’ordine e del Comune. "Probabilmente bisogna riflettere sul fatto che nella nostra città c’è una questione giovanile che per troppo tempo è stata dimenticata - hanno fatto notare alcuni residenti.- In giro per il centro storico ci sono gruppi di ragazzi e giovani che si appartano nei viottoli e consumano alcool e droghe. E’ arrivato il momento di progettare nuove politiche sociali che hanno come obiettivo i giovani e le loro necessità e richieste. Oltre che a stabilire esempi di repressione".