Mesagne. Netturbini pronti allo sciopero

Febbraio 28, 2017 1691

netturbini mesagneSono in stato di agitazione i netturbini di Mesagne

che hanno un contratto part time. Se le loro richieste non saranno accolte dall'azienda, che ha in gestione il servizio, tra qualche giorno potrebbero incrociare le braccia e proclamare lo sciopero. Motivo del contendere è la variazione dei contratti da part time a full time. Peraltro, secondo la Cgil, questi lavoratori effettuano già un orario di lavoro che va oltre il par time. Così, da qualche giorno l'azienda, con un ordine di servizio, li ha mandati a casa a fine turno e ha prolungato l'orario di lavoro, pagando gli straordinari, agli autisti e un altro netturbino per completare la pulizia della città. Un ordine di servizio che i lavoratori hanno ritenuto sospetto, oltre che "discriminatorio", poiché tra qualche giorno le parti in causa si dovranno presentare davanti al giudice del lavoro per cercare di appianare questa querelle. Da tutto ciò è scaturita la protesta dei lavoratori che, peraltro, si sentono protagonisti, silenti ma attivi, del traguardo raggiunto dal Comune di Mesagne nell'aver superato la soglia del 65 per cento della raccolta differenziata. "La Cgil lamenta un atteggiamento vessatorio in danno dei lavoratori dopo che gli stessi hanno depositato il ricorso al giudice del lavoro teso al riconoscimento dell’orario full time", ha spiegato il segretario territoriale, Vincenzo Cavallo, secondo cui "da circa una settimana l'azienda ha imposto ai lavoratori di lasciare il servizio di raccolta incompleto e di ritornare in azienda pur di non superare l’orario contrattualmente previsto". Per la Cgil la decisione aziendale è "inconcepibile poiché da cinque anni il rapporto di lavoro si è consolidato nel regime di contratto full time e quindi tali ritorsioni creano solo disfunzioni al servizio. Da anni i lavoratori sono stati costretti a svolgere attività lavorativa fuori contratto senza che mai si pensasse all’adeguamento del contratto medesimo". C'è di più. Il responsabile della Cgil ha voluto sottolineare che "grazie allo spirito di squadra dei lavoratori è stato possibile raggiungere le ottime percentuali di racconta differenziata che hanno premiato la città. Il nostro timore è che adesso, con questo nuovo ordine di servizio, il lavoro di raccolta differenziata non sarà più qualificato come una volta e non sarà più possibile ottenere tali percentuali. Ecco perché chiediamo al sindaco Molfetta di intervenire presso l'azienda".