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Uil pensionati. Bisogna tornare alla normalità

Maggio 06, 2021 614
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                               Via Normanno, 20 – Mesagne

 
Molti sono i temi da considerare in un momento la cui complessità, che stiamo vivendo di una pandemia da Covid-19, rende l’uomo vulnerabile e semina dolore e morte. 
La necessità è di tornare al più presto, alla normalità. La fiducia è, sicuramente grazie all’inoculazione dei vaccini, di riuscire a trasformare questa crisi in opportunità ed essere “costruttori” di benessere e di diritti per i nostri anziani, i più colpiti da questo virus. Nel 2020 i decessi sono stati 49 mila in più rispetto alla media degli stessi mesi nei cinque anni precedenti. Il 60% è attribuito al Covid-19 (29.210), il 10% a polmoniti e il 30% ad altre cause. Sul totale dei decessi per Covid-19 circa l’ottantacinque per cento riguarda individui di oltre settanta anni. L’incremento dei morti rileva (+256%) per le persone anziane sopra gli ottanta anni, (+155%) nelle strutture residenziali o socio-assistenziali, (+46 %) negli istituiti di cura, (+27%) nelle abitazioni.
La Stu Appia BR considera la Salute dell’anziano come la vera e sola priorità dell’esistenza e come diritto per un’aspettativa di vita di un “ invecchiamento attivo in buona salute” nella richiesta di una legge nazionale.
Oggi l’attesa è nel bisogno della somministrazione del vaccino. Il vaccino è un diritto che serve e tutela la salute della collettività oltre la propria esistenza.
L’ultimo decreto 4 maggio 2021 del Presidente del Consiglio Mario Draghi lascia uno spiraglio alle aperture. Nelle Rsa gli anziani sono stati vaccinati. Sappiamo che da uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità tra il 4 ottobre 2020 e il 25 aprile 2021, su un totale di 842 strutture residenziali e sul personale sono crollate sia le incidenze di contagio sia quelle di ricovero. Nel nostro progetto “Invecchiamento attivo in buona salute”, divenuto legge della regione puglia, la Uil pensionati pugliese ha chiesto la centralità dell’assistenza domiciliare integrata agli anziani. La Stu Appia BR è contro il “monopolio” di Rsa e case di riposo. Conosciamo le criticità a causa del moltiplicarsi delle segnalazioni su abusi e situazioni di abbandono verso gli anziani ospiti in queste residenze. Lo Stato spende 12 miliardi per le Rsa, mentre per l’Assistenza domiciliare non arriva che a due miliardi. Per il sindacato dei pensionati questi contributi potrebbero essere delle risorse da destinare all’anziano in casa propria con figli e nipoti. Il nostro modello progettuale fa richiesta di un’assistenza domiciliare, sanitaria e sociale per i nostri quattro milioni di anziani italiani over 80enni, che hanno bisogno di essere valorizzati e hanno necessità di una domanda sociosanitaria integrata e di un servizio di monitoraggio e prossimità.
Domenica prossima è il 9 maggio, festa della Mamma. La Stu Appia BR si chiede: come sarebbe bello e giusto abbracciare i nostri anziani dopo un blocco di chiusura per 15 mesi? Questa clausura non sarebbe avvenuta se vi fosse stata più apertura verso la Centralità dell’assistenza domiciliare integrata agli anziani e verso i centri diurni per chi ha patologie croniche e le persone non autosufficienti. Noi come Uil pensionati Stu Appia Br auspichiamo ai nostri anziani auguri di speranza e di benessere assistenziale.
Redazione

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