A Mesagne ancora nessun hub vaccinale

Marzo 09, 2021 1802

Gli over 80 di Mesagne sono ancora in attesa che l’Asl di Brindisi possa aprire anche in città un hub vaccinale evitando, in questo modo, che gente anziana e con gravosi problemi di salute possa spostarsi altrove per potersi sottoporre a vaccinazione anti Covid. L’Amministrazione comunale di Mesagne, da parte sua, ha offerto all’Asl la disponibilità gratuita della palestra della scuola di primo grado “Giovanni Falcone” per insediare le quattro postazioni previste. Dunque, mugugnano gli anziani mesagnesi, e non solo poiché presso l’hub si potrebbero vaccinare anche le altre categorie autorizzate, per non avere la possibilità di potersi vaccinare in città. Molti di loro, infatti, hanno problemi di salute per recarsi fuori sede, oppure non hanno chi li possa accompagnare. D’altronde sono problemi comprensibili poiché stiamo parlando di una fascia di popolazione over 80 che gradirebbero un percorso facilitato proprio per il loro “status”. “Ricordo che quando nel 1973 ci fu l’epidemia da colera – ci confida una nonnina 90enne – fummo chiamati a vaccinarci presso l’allora ufficio Sanitario di Mesagne. Eppure stiamo parlando di 48 anni fa, cioè mezzo secolo. Possibile che in tanti anni siamo regrediti sotto l’aspetto dell’organizzazione, della funzionalità e dell’efficienza?”. A seguire le fasi di insediamento dell’hub in città c’è il sindaco Toni Matarrelli. “Posso assicurare che noi non siamo rimasti a guardare”, ci ha spiegato il primo cittadino -. Abbiamo predisposto una struttura, peraltro già ponta da diversi giorni, che è in grado di effettuare 700 vaccinazioni al giorno con un’organizzazione complessa, ma efficiente. La palestra della scuola “Falcone” è idonea ad accogliere l’hub avendo sale d’attesa, toilette, zone idonee in cui far sostare la gente per la fase di osservazione dopo la somministrazione del vaccino”. Il sindaco Matarrelli ha, quindi, concluso: “L’Asl, da parte sua, ha le attrezzature necessarie. Manca solo l’accreditamento del centro. Si tratta di giorni. Tuttavia, il funzionamento dell’hub dipende, soprattutto, dall’approvvigionamento dei vaccini da parte dell’azienda sanitaria. Così, se entro giugno arriveranno in Italia 60 milioni di vaccini noi siamo pronti a vaccinare l’intera popolazione in maniera rapida e in totale sicurezza”.

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