Il primo giorno di scuola è sempre ricco di emozioni a maggior ragione dopo mesi trascorsi lontani dalle aule a causa della emergenza pandemica. Tuttavia non sono mancati i disagi e le numerose lamentele delle famiglie di alunni diversamente abili, che quotidianamente lottano per veder riconosciuto il diritto all'istruzione dei propri figli. Ci rammarica apprendere che il nuovo anno scolastico ripartirà senza la presenza degli educatori di integrazione scolastica e ci domandiamo forse perché si prevede un contenimento della spesa? Se fosse confermata come ipotesi, comporterebbe un grave rischio per la tenuta del progetto di inclusione.

Ci dispiacerebbe assistere ad un taglio eventuale delle ore degli stessi operatori, pertanto come già risaputo essi ricoprono un ruolo indispensabile che la scuola stessa da solo non potrà mai garantire. Ci auguriamo che tempestivamente già dalle prossime ore venga assicurato l'erogazione del servizio a tutela di una assistenza educativa scolastica centrata sulla autonomia e sulla comunicazione, che si posiziona al pari del sostegno garantito dallo stato italiano. Non vorremmo assistere ad un panorama intrappolato da operazioni matematiche, che non appartengono ai lavoratori a cui deve essere garantito il diritto al lavoro supportato eventualmente da strumenti alternativi quale possibile didattica a distanza extrascolastica.Speranzosi in una soluzione immediata ricordiamo inoltre che tutti gli operatori devono essere muniti dei dispositivi necessari di protezione a tutela della salute pubblica e per il contenimento del contagio e a garanzia del servizio stesso.