Articoli filtrati per data: Mercoledì, 02 Settembre 2020

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi finalizzati alla lotta ed al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope hanno scoperto, abilmente occultata all’interno di una tenuta rurale nelle campagne tra Francavilla Fontana e Ceglie Messapica (Br), una piantagione di marijuana costituita da circa 5.000 piante di varie altezze che, una volta messe in commercio, avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali del territorio guadagni per centinaia di migliaia di euro.

Le Fiamme Gialle della Compagnia di Brindisi, grazie alla costante azione info-investigativa votata al controllo economico del territorio, sono riuscite a porre sotto sequestro, nel corso di una complessa ed articolata attività di polizia giudiziaria diretta dalla Procura della Repubblica di Brindisi, l’intera coltivazione illegale nonché tutti i macchinari e gli attrezzi utilizzati per il trattamento, l’essiccazione e lo stoccaggio dello stupefacente.

Infatti, la maggior parte delle piante rinvenute erano state già espiantate e sistemate all’interno di un fabbricato di pertinenza della villa padronale, completamente attrezzato ed adibito a magazzino per l’essiccazione.

La piantagione, che si estendeva per circa 2000 metri all’interno della recinzione della casa rurale, era irrigata e completamente occultata all’esterno sia da reti ombreggianti sistemate sul muro di cinta sia da vegetazione spontanea che contribuiva a nascondere le piante di marijuana non ancora raccolte.

I due responsabili, residenti in Francavilla Fontana, colti in flagranza al momento dell’intervento dei militari, sono stati tratti in arresto per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti aggravata dall’ingente quantità e associati presso la locale Casa Circondariale.

Pubblicato in Cronaca

I Medici della Medicina di Gruppo " Nuova Medicina"

dr. Colelli Osvaldo

dr. Lenoci Vito

dr. Devicienti  Miro

dr. Molfetta Pompeo

NON EFFETTUERANNO I TEST SIEROLOGICI COVID-19 NEL LORO AMBULATORIO perché :

  • non sono garantiti adeguati livelli di sicurezza dei luoghi e del personale sanitario (un sierologico positivo – confermato da tampone positivo - comporterebbe la chiusura cautelare di tutto l'ambulatorio e la quarantena per gli operatori)
  • non possono essere garantiti percorsi separati rispetto ai pazienti ordinari
  • l'attendibilità dei test non garantisce certezza di risultato ne esclude la possibilità di contagio attuale e futuro
  • l'esecuzione dei test su base volontaria ne riduce ulteriormente l'efficacia per lo screening e la prevenzione
  • la mancanza di informazione adeguata, fin qui fornita, su modalità di esecuzione dei test, utilizzo dei kit sierologici, interpretazione e rendicontazione dei risultati...ecc.. ne complica lo svolgimento

Nonostante queste criticità  ribadiamo la nostra disponibilità a fare i test per i nostri pazienti in locali idonei  eventualmente messi a disposizione dal distretto- ASL a cui comunque gli operatori scolastici possono  rivolgersi.

Pubblicato in Attualità

Bene l'abolizione della tassa di 10 euro a ricetta per visite specialistiche ed esami diagnostici in strutture pubbliche, in un momento in cui più di 1 pensionato su 3 (37,8%) finirà i soldi e si ritroverà senza risparmi per pagare cibo, riscaldamento e debiti vari entro l’autunno, innescando una bomba sociale. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia all’entrata in vigore della norma nazionale che ha abolito il superticket sanitario per le prestazioni sanitarie specialistiche, prevista dalla Legge di Bilancio 2020.

“L’abolizione di quella che è stata definita la ‘tassa sulla salute’ è solo una prima risposta al grave disagio avvertito dagli anziani lavoratori autonomi come gli agricoltori, costretti a vivere con pensioni spesso al di sotto di 515 Euro mensili e, quindi, ai limiti della fascia di povertà, e con uno Stato Sociale sempre meno attento ai loro bisogni e a quelli delle loro famiglie. Altro punto cruciale la chiusura di molti ospedali, ubicati prevalentemente nelle aree interne e svantaggiate, dove più forte è la presenza degli anziani, desta molte preoccupazioni nelle fasce più deboli della popolazione”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. “Secondo i dati dell’analisi territoriale dell’Istat sui trattamenti pensionistici, esiste una disparità di trattamenti nelle aree rurali, alla quale si aggiunge la carenza di servizi sociali che rende più complessa la vita degli anziani”, insiste Muraglia.

In Puglia sono circa 210 mila i pensionati del lavoro autonomo, tra cui ben 63 mila coltivatori diretti, con un’altissima percentuale di pensioni integrate al minimo che non superano i 515 euro al mese – aggiunge Coldiretti Puglia – che stanno vivendo un momento di grande difficoltà, ma che, nonostante tutto, sono impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali, dove sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali e di solidarietà.

“Al fine di una migliore programmazione socio-sanitaria – spiega Angelo Marseglia, presidente dell’Associazione regionale dei Pensionati di Coldiretti – abbiamo proposto l’istituzione di un tavolo regionale della terza età presso l'assessorato al welfare, al fine di condividere le scelte per la riformulazione del piano regionale delle politiche sociali e darne piena attuazione negli ambiti territoriali pugliesi. I continui tagli apportati alla spesa sociale, la notevole riduzione del Fondo per la non autosufficienza stanno scaricando sulle famiglie l’inadeguatezza dei servizi pubblici per gli anziani e per i non autosufficienti e stanno minando la stessa qualità della vita dei nostri pensionati, una risorsa e un patrimonio da salvaguardare”, aggiunge Marseglia.

La presenza degli anziani all’interno della famiglia in generale, e di quella agricola in particolare, è stata considerata come una forma arcaica da superare mentre con la crisi – sostiene Coldiretti Puglia – si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini. La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è – aggiunge Coldiretti Puglia – un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato.

Le pensioni aiutano i bilanci per più di una famiglia su tre con la presenza dei nonni in casa che viene giudicata positivamente per il contributo economico e sociale che sono in grado di offrire in un momento di difficoltà. La crisi generata dagli effetti del coronavirus ha peggiorato soprattutto fra gli anziani a basso reddito, con un esercito di nuovi di circa 1/3 è rappresentato da uomini e donne con più di 65 anni – aggiunge Coldiretti - che non possono pagarsi un pasto completo o le bollette di luce e riscaldamento. 

Da qui la necessità di intervenire per recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse – afferma Coldiretti Puglia – eliminare ogni forma di discriminazione fra lavoratori dipendenti ed autonomi anche per quanto attiene gli assegni familiari, riconoscere un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza, definire i livelli essenziali di assistenza, potenziare i servizi di prevenzione presso gli ambulatori di medicina generale allo scopo di assicurare, agli anziani a basso reddito, gli accertamenti diagnostici in forma ambulatoriale, con riduzione delle liste di attesa, dei ricoveri in ospedale e della spesa sanitaria.

Va anche riconosciuto un sostegno alle famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza. E’ evidente – aggiunge Coldiretti Puglia – l’insostenibilità sociale della situazione a carico dei coltivatori pensionati e delle loro famiglie, sui quali si vanno sempre più scaricando i disservizi e le insufficienze dell’intervento pubblico.

Pubblicato in Agricoltura
Mercoledì, 02 Settembre 2020 07:27

Il sindaco Matarrelli sostiene Mauro Vizzino

Cari Concittadini,  

 
domenica 20 e lunedì 21 settembre si voterà in Puglia per eleggere il Presidente della Regione e il Consiglio Regionale. È un’occasione importante come poche per il futuro del nostro territorio: a maggior ragione servirà riconfermare coloro che già conosciamo come preziosi. Vi chiedo di votare e far votare Mauro Vizzino, consigliere uscente che nei 5 anni appena trascorsi ha dimostrato affidabilità e concretezza, diventando un saldo punto di riferimento per la nostra città. 
 
Grazie alla collaborazione con Mauro, nel quadro di uno schieramento politico e di governo guidato dal Presidente Emiliano, abbiamo avviato e realizzato numerosi obiettivi e consentito alla nostra comunità di crescere sotto l'aspetto economico, sociale e culturale. È questa la strada per guadagnare una maggiore centralità del territorio brindisino nel panorama regionale. 
 
Il momento storico è difficile, più di sempre. È necessario distinguere i rappresentanti istituzionali non per le bandiere che sventolano ma per la buona politica che praticano in favore delle persone. Mauro sa farlo bene, spendendosi con spirito di servizio ed umiltà, aiutando a sanare un po’ delle disuguaglianze che affliggono la nostra terra. 
Votare lui come consigliere regionale significa provare a guadagnare serenità rispetto al futuro nostro e soprattutto dei nostri figli. 
 
Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne
Pubblicato in Politica

Alla vigilia delle oramai prossime consultazioni regionali, Mesagne in Comune – gruppo che proviene dall’unione dei movimenti civici di Progettiamo Mesagne e Mesagne Attiva-   protagonisti nel recente passato, di un’azione politica sempre tesa ad affrontare le questioni con assoluto pragmatismo e concretezza, dopo un’attenta valutazione e un democratico confronto, ha scelto di sostenere la candidatura del consigliere regionale Mauro Vizzino.

La decisione nasce dalla necessità di dare continuità a quel rapporto di collaborazione proficua, intrapresa fra il gruppo che ha sostenuto Antonio Calabrese alla carica di Sindaco nelle scorse amministrative e il consigliere Vizzino, per il raggiungimento di quegli obiettivi comuni, di interesse generale, inseriti anche all’interno del nostro programma elettorale.

La scelta, infatti,  da parte di Calabrese di collaborare a titolo gratuito con l’amministrazione Matarrelli, per la promozione delle politiche sulla disabilità, pari opportunità, partecipazione attiva e attuazione del PEBA, ha permesso in questi mesi di raggiungere importanti risultati quali l’attivazione delle consulte, l’istituzione dei tavoli di progettazione per l’attivazione  del PEBA, l’istituzione della commissione pari opportunità e diritti civili, diversi progetti di inclusione sociale a favore delle fasce più fragili, ecc.

Non si può negare che tali risultati, sono stati realizzati grazie a un lavoro di squadra sia con il governo cittadino che con il consigliere Mauro Vizzino. Come non citare, ad esempio, il contributo regionale giunto per il Piano Eliminazione Barriere Architettoniche, grazie al quale si sono potute attivare tutte le procedure che porteranno, molto probabilmente, all’adozione del PEBA entro il 2020; risultato certamente storico sia perché lo attendiamo da 34 anni e sia perché la nostra città farebbe un grosso passo avanti verso l’attuazione del sacrosanto diritto all’accessibilità sociale.

Questa collaborazione non si è mai fermata, anche durante la delicata fase del lookdown. Si ricorderà in proposito la controversa questione dei tamponi della provincia di Brindisi che venivano processati con forte ritardo. La nostra sezione di IIC,  insieme  al consigliere regionale Vizzino, è stata forse l’unica in provincia ad intervenire energicamente per sollecitare la dirigenza dell’ASL brindisina a trovare una soluzione. Non solo, si è affrontati la questione del regolamento sull’autismo cercando di porre rimedio ad alcune storture. Insomma un lavoro incessante, quotidiano e concreto a difesa dei cittadini e degli interessi del territorio.  Riteniamo fondamentale, dunque, per il bene della nostra comunità, non interrompere questo importantissimo lavoro di collaborazione fra il gruppo di Mesagne in comune e Mauro Vizzino.

Rivolgiamo tuttavia un grosso in bocca al lupo a tutti i candidati che concorrono nelle liste del centro sinistra sperando per tutti un lusinghiero risultato per il bene della nostra amata Regione.

Mesagne in comune – I Popolari -
Angelo Josè Pacciolla

Pubblicato in Politica
Pagina 2 di 2