Articoli filtrati per data: Sabato, 12 Settembre 2020

Il miglioramento della qualità della sanità pubblica pugliese passa anche attraverso il riconoscimento dei diritti di chi mette a repentaglio ogni giorno la propria vita per salvare quella altrui.

 

 

Proprio partendo da questa considerazione, nei mesi scorsi ho lavorato al fianco di chi – in Regione – doveva creare le condizioni ideali perché si potesse risolvere positivamente il problema della internalizzazione dei lavoratori che operano nel comparto sanitario e tra questi c’erano certamente gli operatori del118.

 

 

 

Con la clausola di salvaguardia, tra l’altro, nessuno perderà il proprio posto di lavoro e si potrà procedere con la stipula di contratti a tempo indeterminato.

 

 

 

Ma proprio sulla sanità siamo impegnati a risolvere ancora tanti problemi, grazie al sostegno che continueremo ad avere dagli elettori pugliesi.

 

 

 

 

 

 

 

Mauro Vizzino – candidato al Consiglio regionale della Puglia per la lista Popolari con Emiliano
Pubblicato in Politica

Finisce 0 a 0 l'amichevole tra il Mesagne ed il Ceglie.

La gara si è disputata a Ceglie Messapica, ed è stato un buon test di prova per entrambe le squadre. 
I gialloblù hanno sfiorato più volte il gol, prendendo la traversa in due occasioni prima con Greco e poi con Di Santantonio su punizione. 
Il Mesagne ha iniziato la preparazione solo cinque giorni fa, ed ancora i giocatori hanno le gambe appesantite visti i duri allenamenti a cui si stanno sottoponendo, per rientrare in forma dopo un lungo periodo di inattività, ma si è vista una buona prestazione soprattutto sul piano fisico. 
Si sono già visti i primi movimenti in campo. Mister Calabrese sta plasmando sapientemente la sua squadra che dovrebbe giocare con il 433, e sfruttare al meglio due attaccanti come Caraccio e Di Santantonio, che in questa categoria formano una coppia d'oro, grazie ai numerosi gol realizzati nelle passate stagioni.
Buona anche la difesa, che è apparsa solida e sicura, con Montefrancesco come punto fermo.
Un altro aspetto positivo da segnalare, quello del portiere Petrelli, che è apparso già un punto di riferimento importante per tutti i suoi compagni, grazie ai suoi interventi puliti e sicuri.
Anche sul centrocampo il mister sta lavorando molto, ma è ancora presto per esprimere un giudizio, perché potrebbero esserci novità anche dal mercato.
Questa la formazione scesa in campo. 
Petrelli, Greco, Simmini, Sacco, Montefrancesco, Marini, Caraccio, Lotito, Denisi, Di Santantonio, Jarjou
Pubblicato in Sport

La turnazione h24 all’interno del blocco operatorio del Perrino è un grande traguardo raggiunto dalla FP CGIL e da tutti i lavoratori che hanno creduto in noi. Dopo anni di battaglie contro la mala gestio si è riusciti ad eliminare ogni sorta di disparità tra le varie equipe. È assurdo che all’indomani di questa vittoria sindacale, qualcuno si arroghi strumentalmente la “vittoria” per scopi meramente politici. La funzione pubblica CGIL, invece, dice no a questa forma di sciacallaggio mediatico intriso di una stucchevole demagogia. La storia, come sempre, fa giustizia di tutte le frettolose e illusorie interpretazioni da parte di coloro che invece di difendere il diritto dei lavoratori pensano a farsi la campagna elettorale.

La scrivente O.S. è stata antesignana nel proporre il predetto provvedimento rispondente al principio di efficacia-efficienza nell’ottica di uniformare il sistema secondo gli attuali modelli organizzativi. Mentre qualcuno alzava la bandiera della retorica, noi eravamo sul pezzo: documenti, media e tavoli con la direzione, il tutto per salvaguardare la dignità dei lavoratori e la salute e la sicurezza dei cittadini utenti. Il volersi appropriare delle vittorie altrui per scopi elettorali è un chiaro segno dell’inefficienza e della scarsa considerazione che si ha verso i lavoratori. Atteggiamenti di Salviniana memoria che fanno del populismo e della demagogia le loro uniche armi.

I fatti sono le uniche verità è dicono che la FP CGIL ha chiesto e ottenuto la turnazione h24 all’interno del blocco operatorio.

Al netto di quanto sopra espresso e nella consapevolezza che se pur tardivamente si è giunti ad un positivo epilogo, resta il rammarico che tale obbiettivo non sia stato raggiunto nei tempi congrui in quanto nell’ambito del blocco operatorio non ci sono stati virtuosi elementi di discontinuità organizzativa, causata probabilmente da qualche ir-responsabile che continua ad albergare in tale delicato contesto lavorativo producendo malpractice e i cui effetti si riverberano sulla qualità gestionale. È giunto il momento che la Direzione Generale assuma i provvedimenti conseguenziali nei confronti di tutti quei soggetti che hanno responsabilità su tale avversata gestione. Questa è una delle tante battaglie che ci ha visto protagonisti, e si vuole condividere esclusivamente con i lavoratori. Sono loro gli unici a poter esprimere soddisfazione per quanto sopra rappresentato.

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Pubblicato in Comunicati Stampa

Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 12 settembre 2020 in Puglia, sono stati rilevati 3.764 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 76 casi positivi: 47 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi; 2 in provincia BAT, 12 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto,1 provincia non nota.

NON sono stati registrati decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 346.764 test.

4.198 sono i pazienti guariti.


1.599 sono i casi attualmente positivi.


Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.367, così suddivisi:


2.383 nella Provincia di Bari;


515 nella Provincia di Bat;


739 nella Provincia di Brindisi;


1.509 nella Provincia di Foggia;


716 nella Provincia di Lecce;


451 nella Provincia di Taranto;


52 attribuiti a residenti fuori regione;

2 provincia di residenza non nota.


I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

 

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Pubblicato in Attualità

I Carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà, per procurato allarme, un 45enne del luogo. L’uomo, nella mattinata dell’11 settembre, ha inviato a conoscenti e amici, attraverso l’applicazione “messenger”, una richiesta di aiuto economico con allegata fotografia che lo ritraeva con un cappio al collo, inducendo una sua amica a contattare la citata Stazione Carabinieri.

I militari, intervenuti presso l’abitazione del 45enne, lo hanno trovato in buona salute intento a compiere atti di vita quotidiana, acclarando come lo stesso avesse pubblicato tale foto solo per ottenere del denaro per fare fronte a una sua presunta situazione debitoria e senza alcun reale intento suicida.

Pubblicato in Cronaca
Sabato, 12 Settembre 2020 12:31

Arrestati dai carabinieri per calunnia

A Brindisi, presso la locale casa circondariale, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Fasano hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, nei confronti di ANGELINI Francesco, 42enne e ABIUSO Bartolomeo, 31enne, entrambi di Fasano, attualmente detenuti. In particolare, i due, a seguito di attività d’indagine condotta nei mesi di giugno e luglio 2020 dal citato reparto, sono ritenuti responsabili del reato di calunnia aggravata continuata in concorso, per aver incolpato, pur sapendolo innocente, dapprima con una istanza diretta all’Autorità Giudiziaria e successivamente in sede di interrogatorio reso dinanzi al P.M., un fasanese, malato terminale e poi deceduto, delle condotte più gravi che vengono loro contestate dalla Procura della Repubblica di Brindisi, per le quali sono allo stato ristretti. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati nuovamente associati presso la casa circondariale di Brindisi.

Pubblicato in Cronaca

Nelle edicole il numero di settembre di “Buone Nuove – l’altra informazione”, il periodico edito dalla Km707 Smart srls che porta le firme di due giornalisti di Mesagne: Cosimo Saracino e Tranquillino Cavallo.
Stralcio dell'Editoriale che potrete leggere nel nuovo numero:

Mesagne, la perla del brindisino con una economia in crescita
I segnali di una ripresa economica ci sono tutti. L’estate, che sta per consegnare il testimone ad un autunno che si prospetta timoroso per la ripresa del contagio da Coronavirus, per molti imprenditori dell’accoglienza turistica è stata una manna dal cielo che ha cancellato i mesi di lockdown.......

In allegato il pdf della rivista

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Pubblicato in Attualità

Diventa realtà il recupero e la riqualificazione dell’ex palazzo Murri posto nel centro storico di Mesagne. Dopo diversi lustri in cui era stato lasciato in uno stato di fatiscenza l’immobile è stato acquistato da un imprenditore di Latiano che lo ristrutturerà per farne un’oasi ricettiva. Il progetto è stato presentato ieri mattina in Comune dal sindaco Toni Matarrelli e dall’amministratore unico della Cea, l’azienda che eseguirà il restauro, l’ingegnere Anna Chiara Contessa. Quindi la riqualificazione del borgo passa attraverso l'ex palazzo Murri.

progetto ex palazzo murri 3Questa operazione permetterà di aprire alla pubblica fruibilità corte Figheroia, finora off limits perché sbarrata da un muro, e di riqualificare l’intero centro storico. Dunque, il recupero di uno stabile del Settecento e la riapertura di un’antica strada dell’antico borgo è un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato. È stato presentato ieri nella sala consiliare del Comune di Mesagne il progetto di “Riqualificazione urbana e ri-destinazione e recupero conservativo del fabbricato di Corte Figheroia”, in prossimità di piazza dei Commestibili, tra via Manfredi Svevo, vico dei Caputo e via Luca Antonio Resta. L’intervento servirà a recuperare un complesso privato di immobili in stato di abbandono, noto tra i mesagnesi come “palazzo Murri". Così, un angolo suggestivo dell'antico borgo sarà rigenerato e ridestinato; di tale intervento beneficerà un’area pubblica da anni interdetta al passaggio da un cancello e un muro, Corte dei Figheroia, che tornerà ad essere fruita e valorizzata. 

progetto ex palazzo murri 4Intanto, nei prossimi giorni gli organi istituzionali consiliari saranno chiamati ad esprimersi sulla proposta, per sancire con atto formale l’interesse pubblico dell’intervento. Interessante l’area di investimento. Il palazzotto, infatti, ha una superficie complessiva di circa 2.500 metri quadrati così ripartiti: 1500 metri quadrati di copertura e giardino al piano terra; 500 metri quadrati al primo piano oltre a 500 metri quadrati di terrazze. A gongolare ieri mattina era innanzitutto il sindaco Matarrelli che con quest’operazione urbanistica riqualifica una parte importante dell’antico borgo. “È un progetto molto importante – ha esordito il primo cittadino – poiché riqualifica l’intera area storica. Il progetto, di particolare interesse pubblico, sarà portato in Consiglio comunale per l’approvazione”. Poi Matarrelli ha chiarito: “A Mesagne la burocrazia non sarà mai un ostacolo per chi vuole investire e per i cittadini.

progetto ex palazzo murri 5Questo perché la nostra Amministrazione ha la volontà di rendere la città sempre più dinamica. Da parte nostra – ha proseguito il sindaco – stiamo investendo risorse importanti per rendere il centro storico appetibile. Abbiamo avviato un lavoro di recupero significativo che darà impulso al rinascimento del centro storico”. L’amministratore unico della Cea, l’ingegnere Annachiara Contessa ha, quindi, spiegato nel dettaglio il progetto che ha, tra le altre cose, la caratteristica di integrarsi con gli immobili del centro storico con una particolare attenzione all’ambiente e ai materiali che saranno utilizzati per il recupero. “Il nostro antico borgo – ha concluso il sindaco Matarrelli – ha diversi immobili interessanti su cui c’è l’attenzione di vari imprenditori ad investire nella nostra città. In questo modo potremo recuperare quel patrimonio storico che oggi necessità di restauri conservativi”. La Cea ha assicurato che dalla data di approvazione della delibera impiegherà circa 11 mesi per ristrutturare il tutto.

 

 

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Nuovo evento domenica 13 settembre ore 9:30 Torre Colimena (Manduria) dedicato allo Ionio tarantino bello quanto trascurato dalle rotte cicloturistiche. Continua così l’impegno dei Cicloamici alla valorizzazione dei lidi e dei territori della Provincia di Taranto.

ll giro partirà da Torre Colimena il cui nome è dovuto alla contrazione di καλή λιμένων (kalì limènon, buoni porti), oppure da κολλημένα (kollimèna, attaccati), in quanto la baia di Torre Colimena e l’attuale Salina dei Monaci apparivano agli occhi dei navigatori come due sicuri porti attaccati, attigui. E proprio la salina dei monaci riserva naturale del litorale tarantino sarà il luogo che attraverseremo all’inizio e alla fine di questo lungo itinerario che si svilupperà in buona parte lungo la costa jonico tarentina (con la “e” di Tarentum, come dicono gli storici). Arriveremo a Maruggio su antiche strade rurali, faremo una breve sosta presso l’azienda agricola masseria Scorcora e, dopo aver visitato le sorgenti del canale Borraco, cicleremo lungo i lecceti del bosco del Marchese ammirando la Masseria della Maviglia con i suoi olivi millenari. Attraverseremo il centro storico di Maruggio antico feudo dei templari, per la chiesa di San Giovanni fuori le mura, museo dell’Ordine di Malta. Passando da bosco Pindini (stralcio dell’antica Foresta Oritana) punteremo al canale del Curso, sostando brevemente presso la cappella della Madonna del Carmine (purtroppo ridotta ad un rudere ma dove è possibile intravedere l’affresco dell’apostolo Pietro). Si approfitterà del ritorno dalla costa immergendoci tra le dune e il mare dell’azzurro jonio.

Note tecniche sul percorso

Raduno e partenza: evento per domenica 13 settembre, raduno sotto la torre di Torre Colimena (Manduria) link a google map undefined ore 9:30
Rientro: percorso ad anello con rientro a Torre Colimena entro le ore 18
Percorso lunghezza 50Km sulla litoranea (SP122) e poi su strade secondarie prevalentemente asfaltate con qualche tratto di sterrato.
Pranzo a sacco.
Nolo bici: Possibilità di noleggio bici con Astrolabio Slow Tour. Astrolabio è lieto di fornire le bici con accessori ai partecipanti. Il costo per la durata del giro, comprensivo di assistenza è di € 10. Le biciclette verranno messe a disposizione e quindi ritirate nel luogo dell’incontro. Telefono per prenotare il nolo 392 8699180‬.
Costo
contributo per finalità assicurative.
1 euro per i soci
2 euro per i non soci
Dotazioni consigliate: bici tipo MTB o ibrida in buone condizioni, casco (che di testa ce n’è una sola), ruote gonfie, freni funzionanti, costume da bagno per chi vuole tuffarsi nell’azzurro mare Jonio, acqua, colazione a sacco,

Iscrizioni: Richiediamo ai partecipanti di iscriversi.

Info e capigita : Piergiorgio Mossi, Antonio Licciulli 3333744725.

 

 

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Sabato, 12 Settembre 2020 11:25

I carabinieri scoprono 20 discariche abusive

L’attività di monitoraggio e contrasto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi è rivolta alla tutela del bene collettivo della sanità pubblica, attraverso l’immediata individuazione e richiesta di bonifica di tutti quei luoghi interessati dal fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti. Infatti, nel decorso mese di agosto, con controlli pressoché quotidiani su tutto il territorio della provincia di Brindisi, sono stati individuati ben 20 siti interessati dall’abbandono dei rifiuti per i quali come previsto dalla normativa di settore, decreto legislativo 152/2006, sono state interessate le Autorità preposte per le prescritte opere di ripristino e bonifica.

Tali puntuali interventi, oltre a rendere alla collettività il primario ed essenziale servizio della salubrità pubblica, contribuiscono in maniera efficace a restituire al territorio in cui viviamo, e quindi alla popolazione, quella bellezza paesaggistica che, purtroppo, troppo spesso, viene calpestata. Tali comportamenti, connotati da scarsissimo senso civico, dequalificano il territorio, riverberandosi pure in maniera indiretta sullo stato di salute anche economico della provincia, danneggiandone inevitabilmente la qualità della vita, l’immagine e nondimeno l’“appetibilità” per tutti quei turisti, anche stranieri, che puntano a voler trascorrere qualche giorno nel territorio provinciale e nazionale. È anche questo, dunque, in linea con le finalità indicate negli artt. 2 e 4 del decreto legislativo 152/2006, che recepisce e attua a sua volta varie stringenti direttive europee, lo spirito con cui i controlli dei Carabinieri nella provincia proseguiranno nello specifico settore. Al riguardo, peraltro, pesanti sono le ripercussioni sanzionatorie per tutti coloro i quali saranno individuati quali trasgressori della specifica normativa a salvaguardia dell’ambiente. In particolare, la specifica condotta è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria fino a 3.000€, cifra che viene raddoppiata per raggiungere i 6.000€ qualora lo sversamento riguardi rifiuti pericolosi (materiali infiammabili, corrosivi, di provenienza industriale, amianto, ecc.).

Per quanto concerne le discariche incontrollate che si notano lungo gli assi viari, costituite da accumuli di rifiuti collocati all’interno delle piazzole di sosta, dei canali di scolo, sulle complanari e sulle scarpate oggetto di monitoraggio nei vari Comuni, le Stazioni Carabinieri competenti per territorio provvedono a segnalarne alle autorità competenti la loro presenza. A tal riguardo, ogni Amministrazione comunale può imputare all’ente proprietario della strada l’omessa vigilanza, con gli obblighi di rimozione e smaltimento ed il ripristino dello stato dei luoghi. Infatti, vanno in questa direzione le pronunce da parte di alcuni T.A.R. (Campania, Puglia), riguardo la legittimità dei provvedimenti comunali che impongono all’ente gestore, per fini di tutela ambientale, di provvedere alla pulizia dai rifiuti abbandonati sulle strade statali in gestione e al relativo corretto smaltimento. I Tribunali amministrativi, in sostanza, hanno affermato che in assenza dell’individuazione del responsabile, vada ascritta all’ente gestore a titolo di colpa la mancata adozione delle misure necessarie volte ad evitare il deposito di rifiuti da parte di terzi, non avendo usato l’ordinaria diligenza che prevede un obbligo da parte del gestore di provvedere alla pulizia delle strade e delle loro pertinenze.

 

 

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