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Ad agosto boom agriturismo pernotti fino a 14 giorni; in crescita prenotazioni pranzi e cene contadine +35%
Boom di presenze negli agriturismi pugliesi con pernotti più lunghi fino a 14 giorni, mentre crescono le prenotazioni di pranzi e cene contadine con un aumento sensibile del 35%. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia sulla base dell’analisi dei dati di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti. “Complice la preoccupazione per l’aumento dei contagi da Covid, i turisti italiani preferiscono soggiorni lunghi in agriturismo, dove gli ampi spazi, la possibilità di pranzare e cenare all’ombra degli ulivi e o dei filari dei vigneti consentono di trascorrere una straordinaria vacanza in totale sicurezza. Le prenotazioni ad agosto registrano un deciso allungamento della permanenza fino ai 14 giorni consecutivi, per evitare spostamenti e cambi di strutture. L’ampia gamma di servizi offerti fanno aumentare il gradimento, dall'agri-campeggio all'agri-relax, dalla semplicità dell'accoglienza rurale ai pranzi con i prodotti dell'orto, alle passeggiate ritempranti nella natura”, spiega Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia.
Il turismo enogastronomico è il traino dell'economia turistica pugliese – aggiunge Coldiretti Puglia - caratterizzato da 5 milioni di ulivi pluricentenari, 299 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 10 prodotti DOP, 29 vini DOC e 6 IGP, oltre a pregevoli masserie storiche, le più belle d'Italia che caratterizzano la proposta agrituristica pugliese. L'offerta di attività ricreative e culturali è aumentata in misura crescente nel corso degli ultimi anni, rispettivamente del 26,5 e del 22,4 percento.
“E’ evidente che il boom registrato ad agosto, con la speranza che anche il mese di settembre proceda nella stessa maniera, non riuscirà certamente a compensare – insiste il presidente De Miccolis - le gravi perdite subite durante il lungo lockdown. Per questo chiediamo che la Regione Puglia attivi immediatamente la Misura 21 del PSR che consentirà di liquidare ad ogni agriturismo 7mila euro, poca cosa ma almeno un segnale di sostegno verso gli 875 operatori agrituristici pugliesi”.
Ricette antiche, tradizioni della nonna, sapori genuini con conserve, pasta, pane fatti in casa, riuso di materiali di scarto come i cannizzi – dice Codliretti - la Puglia dell’agriturismo e delle tradizioni contadine si rivela ancora una volta meta preferita della vacanza estiva, anche ai tempi del Coronavirus, con una crescita esponenziale del 35% delle prenotazioni di pranzi e cene contadine.
“I nostri ospiti in agriturismo si aspettano piatti semplici, ma che raccontino la storia e la tradizione del territorio. E’ cresciuto il numero dei vegani e la cucina pugliese, ricca di verdure, è perfettamente rispondente alle esigenze di tutti. I nostri agriturismi offrono alloggio, ristorazione, ma anche degustazioni e attività ludiche, ricreative e sociali e la presenza delle donne è sempre più forte e strategica per diversificare l’attività aziendale”, aggiunge Floriana Fanizza, a capo dei cuochi contadini di Campagna Amica della Puglia.
Gli agriturismi di Terranostra mettono a disposizione anche spazi attrezzati per pic-nic all’aria aperta che rispettano le esigenze di indipendenza di chi ama dedicarsi alla cucina in piena autonomia, ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali. Grandi opportunità anche dalla vendita diretta, con il 40 per cento delle aziende regionali che vendono prodotti propri ed il 20 per cento prodotti biologici.
Dal pranzo sul plaid con i piedi sull’erba, all’agri-aperitivo a bordo piscina o tra i filari, ma c’è anche chi si è attrezzato per ospitare i commensali sotto gli ulivi monumentali o sulle balle di fieno o ha organizzato cene romantiche tra gli uliveti tra le diverse proposte per l’estate 2020 segnata dall’emergenza coronavirus che - precisa Coldiretti - spinge verso il turismo di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città.
Per vivere in tutta tranquillità la sosta e il soggiorno nelle aziende agrituristiche l’associazione Terranostra di Coldiretti ha peraltro stilato un protocollo di sicurezza con i comportamenti sia per i servizi di ristorazione che per l’alloggio ma sul sito www.campagnamica.it è possibile anche trovare l’elenco delle aziende agrituristiche che accettano il bonus vacanze per facilitare i soggiorni delle famiglie italiane.
ANNI |
2017 |
2018 |
|||||||||
AGRITURISMI AUTORIZZATI |
altre attività diverse da alloggio ristorazione e degustazione |
TOTALE |
altre attività diverse da alloggio ristorazione e degustazione |
TOTALE |
|||||||
Puglia |
687 |
561 |
246 |
597 |
752 |
789 |
638 |
408 |
420 |
876 |
|
Foggia |
95 |
95 |
34 |
84 |
113 |
112 |
107 |
59 |
67 |
132 |
|
Bari |
124 |
121 |
46 |
112 |
143 |
133 |
131 |
79 |
89 |
164 |
|
Taranto |
67 |
51 |
20 |
57 |
69 |
82 |
60 |
54 |
38 |
84 |
|
Brindisi |
91 |
72 |
32 |
80 |
94 |
103 |
82 |
57 |
51 |
108 |
|
Lecce |
293 |
203 |
104 |
246 |
313 |
334 |
231 |
136 |
164 |
360 |
|
Barletta- Andria-Trani |
17 |
19 |
10 |
18 |
20 |
25 |
27 |
23 |
11 |
28 |
* Elaborazione Coldiretti/Terranostra Puglia su fonte dati ISTAT
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Porto Cesareo: la vedetta Luigi De Donno sulla tolda del sommergibile “Pier Capponi”.
Alcune persone rimangono sconosciute nel loro paese, ma esse sono ricordate in tante occasioni dalla pubblicistica corrente che racconta le pagine luminose e tragiche della seconda guerra mondiale. Questa triste avventura è capitata anche al marinaio Luigi De Donno di Porto Cesareo che il 31 marzo 1941 è scomparso insieme a tutto l’equipaggio del sommergibile Pier Capponi a sud di Stromboli, silurato dal sommergibile inglese Rorqual.
Luigi, marinaio generoso e di valore, è uno dei tanti eroi silenziosi che ha offerto la sua giovane vita al mare, del quale mi sono occupato nel 2018 dedicandogli un volumetto edito dall’Associazione Marinai d’Italia, gruppo di Porto Cesareo. Allo stesso marinaio, scomparso nell’espletamento del suo dovere, la città di Porto Cesareo ha intitolato una via a pochi passi dal mare, quel tratto di strada che da via Parenzan conduce ai bacini.
Tanto per ricordare, Luigi De Donno nasce il 14 giugno 1919 ad Aradeo, un paese nella provincia di Lecce, ma la sua famiglia si trasferisce ben presto a Porto Cesareo, nelle cui acque Luigi apprende il mestiere del pescatore. Viene arruolato in Marina il 6 luglio 1938 con la leva del 1919 e giunge a destinazione il 16 aprile 1939, quando l’Italia non è entrata ancora in guerra. Diviene Marinaio comune di I classe l’1 febbraio del 1940 e l’1 maggio 1941 Sottonocchiere «alla memoria». Il suo foglio matricolare recita: scomparso il giorno 12 aprile 1941 (in realtà il 31 marzo del 1941, perché il Pier Capponi risulta affondato in questa data) e dichiarato irreperibile il 13 luglio del 1941.
Al Marò Luigi De Donno è stato conferito il distintivo d’onore «alla memoria» di sommergibilista e gli è stata riconosciuta la Croce di Guerra al Valor Militare per una delle tante azioni eroiche svolte in quei pochi mesi di operazione, in particolare l’attacco contro una grossa flotta inglese in navigazione nel Mediterraneo, affondando una corazzata di classe Ramilles. Questa è la motivazione: «Imbarcato su un sommergibile in una ardita azione di guerra nella quale l’unità attaccava in superficie una formazione navale composta di una nave portaerei, due navi da battaglia e diversi incrociatori e cacciatorpediniere e colpiva con due siluri una grossa nave e con un terzo siluro probabilmente un’altra unità, dimostrava calma e sprezzo del pericolo. Canale di Sicilia, notte sul 10.11.40, XIX».
Nella stessa pubblicazione avevo inserito una fotografia ma, non avendo la certezza che fosse Luigi De Donno, mi ero limitato a scrivere: Torretta del smg Pier Capponi. Nel gennaio di quest’anno, trovandomi a Milano e andando a fare ricerche nella fornitissima Biblioteca Sormani, ho scoperto un vecchio libro intitolato 7 Anni di guerra. Fotostoria del secondo conflitto mondiale, autori Caporilli Pietro, Novaro Enrico e Drago Silvio, Roma 1962. Tre bei volumi in folio cartonato blu, risultato della raccolta in fascicoli della Rivista Sette anni di guerra, pubblicata nel corso del 1961.
La pagina 229 è occupata per metà da una fotografia che ritrae in primo piano il marinaio Luigi De Donno sulla tolda del Sommergibile Pier Capponi, affiancato dal Comandante Romeo Romei, Medaglia d’Oro al Valor Militare.
La lunga didascalia dice: «10 novembre 1940. Il sommergibile “Pier Capponi”, al comando del C.C. Romeo Romei, è uno dei più famosi della nostra flotta sottomarina in guerra per le leggendarie imprese di cui fu protagonista nella sua breve attività che va dal 10 giugno 1940 al 31 marzo 1941 giorno in cui scomparve in mare silurato dal smg. inglese “Rorqual”. La motivazione della M.d’O. al Comandante Romei è la migliore testimonianza: Comandante di Sommergibile si distingueva sin dall’inizio del conflitto mondiale per perizia e valore. All’agguato in prossimità di importante base avversaria, attaccato di giorno da unità leggere di superficie, riusciva con insigne bravura a sfuggire alla caccia, nonostante le notevoli avarie che avevano menomato sensibilmente le possibilità di manovra della sua unità. Con coraggiosa determinazione e sicuro intuito manteneva ancora l’agguato nella zona e poteva così avvistare, in ore notturne, grossa formazione navale avversaria composta di una portarei, di due navi da battaglia e di vari incrociatori e cacciatorpediniere. Precorrendo le teorie di impiego, successivamente adottate dai sommergibili, conduceva risolutamente in superficie l’attacco alla formazione e non esitava ad impiegare un motore termico in parziale avaria che con il rilevante fumo di scarico avrebbe potuto rilevare la sua presenza al nemico. Portato a fondo l’attacco colpiva con due siluri una delle due navi da battaglia e con un terzo, probabilmente un’altra unità, prendendo l’immersione soltanto dopo di aver constatato l’avvenuto scoppio delle armi. Nel corso di successiva missione scompariva in mare con la propria unità. Esempio di sereno ardimento, di eccezionale tempra di combattente e di elevate virtù militari (Canale di Sicilia-Notte sul 10 novembre 1940-Basso Tirreno 31 marzo 1941).
Nella foto a sinistra il sommergibile “Capponi” rientra dalla missione dipinto a festa, con la vedetta De Donno che avvistò la formazione navale britannica. A destra: il Com.te Romeo Romei».