Articoli filtrati per data: Martedì, 06 Ottobre 2020

La Asl di Brindisi è presente al Forum Mediterraneo in Sanità, promosso dall’AReSS Puglia e dalla Fondazione per l’innovazione e la sicurezza in sanità, in programma a Bari dal 7 al 9 ottobre nell’ambito della Fiera del Levante. “Covid e post Covid-19. La rinascita del Sistema sanitario vista da Sud” è il tema di questa quarta edizione.

Tre giornate di dibattiti e una formula che coniuga incontri in presenza nel nuovo centro congressi, con la partecipazione di rappresentanti di Regioni e Aziende sanitarie del Mezzogiorno, e seminari online che permettono di conseguire crediti Ecm.

Nella mattinata del 7 ottobre il direttore sanitario della Asl di Brindisi, Andrea Gigliobianco, insieme a Matilde Carlucci, direttore sanitario del Policlinico di Bari, modera l’incontro “Per un nuovo paradigma della sicurezza. La ‘covid experience’: prevenzione e protezione dei lavoratori e sicurezza delle cure”, a cura di Alessandro Dell’Erba, coordinatore Rischio clinico e sicurezza del paziente (Regione Puglia), Silvio Tafuri e Luigi Vimercati (docenti nell’Università degli Studi di Bari).

Sempre il 7 ottobre alle 14.30 in calendario un momento di confronto tra le Direzioni strategiche delle aziende sanitarie, introdotto e coordinato da Vito Montanaro, direttore generale Programmazione sanitaria Regione Puglia. Interverrà il direttore generale Giuseppe Pasqualone, accanto agli altri manager pugliesi.

Dedicata al distretto nel panorama sanitario, invece, la sessione di giovedì 8 ottobre alle 14.30, moderata da Tiziana Frittelli, presidente Federsanità – ANCI e introdotta da Vito Montanaro. Partecipano, tra gli altri, Giuseppe Pasqualone, il segretario regionale FIMMG Puglia, Donato Monopoli, il direttore generale Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso, il direttore generale Asl 3 Genova, Luigi Carlo Bottaro, il direttore generale Asl Napoli 3, Gennaro Sosto.

 

 

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Pubblicato in Comunicati Stampa

Il gruppo consiliare e la segreteria locale del Partito Democratico, esprimono piena ed incondizionata solidarietà ai lavoratori stagionali della ditta che gestisce il sevizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, da giorni riuniti in un presidio permanente per chiedere chiarezza sulle loro prospettive lavorative. Per il tramite del nostro segretario, recatosi personalmente presso l’ex mattatoio, dove la protesta di questi lavoratori è iniziata, li abbiamo incontrati per sincerarci delle loro condizioni e per chiedere direttamente a loro delucidazioni e chiarimenti sui motivi che hanno fatto esplodere questo disagio e li hanno condotti a porre in essere questa forma estrema di protesta.

Non è tollerabile che, trascorsi ormai cinque giorni, nessuno abbia trovato il modo di dare loro risposte tali da convincerli a rientrare a casa e tranquillizzarli rispetto al loro futuro lavorativo. E’ davvero stridente, e ci colpisce molto, l’immagine di questi concittadini che manifestano giorno e notte per se stessi e per le loro famiglie mentre intorno tutto procede come se nulla fosse e senza che qualcuno che avrebbe competenze e responsabilità per farlo assuma iniziative concrete. Pertanto, nella giornata di ieri, abbiamo formalizzato una richiesta di incontro alla Tekra Srl, che dallo scorso 1 ottobre è incaricata della gestione del servizio in questione, per un confronto sulla situazione di questi lavoratori e sul servizio in generale.

Segreteria e gruppo consiliare del Partito Democratico di Mesagne

 

 

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Pubblicato in Politica

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 6 ottobre 2020 in Puglia, sono stati registrati 4.416 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 106 casi positivi: 30 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 15 nella provincia BAT, 26 in provincia di Foggia, 7 in provincia di Lecce, 25 in provincia di Taranto.

Sono stati registrati 4 decessi: 2 in provincia di Bari, 1 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 430.702 test.

4.829 sono i pazienti guariti.

2.991 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 8.423, così suddivisi:

3.357 nella Provincia di Bari;

777 nella Provincia di Bat;

783 nella Provincia di Brindisi;

2.014 nella Provincia di Foggia;

829 nella Provincia di Lecce;

599 nella Provincia di Taranto;

62 attribuiti a residenti fuori regione;

2  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Pubblicato in Attualità

L’assicurazione per il furto dell’auto è una delle garanzie accessorie tra le più richieste nel caso della sottoscrizione di una polizza Rc auto. SOStariffe.it ha analizzato i preventivi rilasciati negli ultimi 12 mesi sul suo portale e realizzato la classifica delle auto più assicurate e delle Regioni dove la richiesta di polizze è più diffusa. In generale, l’analisi dei preventivi su base mensile ha rilevato un effetto limitato del periodo di lockdown sulle richieste della garanzia furto.

Il furto della propria auto è uno dei timori più diffusi tra gli automobilisti: la macchina rappresenta un investimento importante e vederla sparire, all’improvviso, è un’ipotesi con cui ognuno di noi vorrebbe evitare di dover fare i conti.

Non è un caso che l’assicurazione auto per furto sia una delle più richieste a livello nazionale, con percentuali che variano in modo disomogeneo tra una Regione e un’altra. Visionando i preventivi rilasciati sul suo portale negli ultimi 12 mesi, SOStariffe.it ha potuto analizzare qual è stata l’evoluzione nazionale in merito alle attivazioni di polizze per il furto dell’auto.

In più, ha elaborato la classifica delle auto più assicurate per il furto e le Regioni nelle quali si è verificato il maggiore numero di richieste nel corso dell’ultimo anno: sul podio troviamo la Lombardia, seguita dal Lazio e dal Piemonte.

I modelli di auto più assicurati per furto

Al primo posto tra le auto per le quali è stato quantificato il maggior numero di preventivi relativi a un’assicurazione per furto troviamo la FIAT Panda 3ª serie, modello che ha registrato il 7,32% del totale di preventivi.

Al secondo posto troviamo la VOLKSWAGEN Golf 7ª serie, che raggiunge il 5,88% dei preventivi calcolati per un’assicurazione furto. Fanno parte della top 5 anche la TOYOTA Yaris 3ª serie, la RENAULT Clio 4ª serie e la LANCIA Ypsilon 3ª serie, macchine a cui corrispondono, rispettivamente, il 4,93%, il 4,86% e il 4,83% del totale di preventivi.

Le Regioni con la maggiore diffusione delle assicurazioni auto per furti

Secondo i dati raccolti dal  Dossier sui furti d'auto elaborato da LoJack Italia relativi al 2019, la regione più colpita dai furti d’auto è stata la Campania, con oltre 23 mila furti. Seguono Lazio (17.021), Puglia (16.389), Sicilia (13.178) e Lombardia (10.013).

I dati raccolti da SOStariffe.it fotografano una diffusione delle polizze furto che non rispecchia l’andamento dei furti di auto in Italia. In particolare, Campania, Sicilia e Puglia sono agli ultimi posti per diffusione di questa particolare garanzia accessoria.

La Lombardia è prima tra le regioni italiane per diffusione dell’assicurazione furto con il 25,57% dei preventivi calcolati tramite SOStariffe.it. Seguono il Lazio con il 20.83% e il Piemonte con il 10,84%. Più indietro troviamo Emilia-Romagna, Veneto e Toscana con percentuali tra il 5 e il 10%.

Nonostante il tasso elevato di furti, le regioni del Sud Italia fanno registrare un ridotto numero di preventivi con assicurazione furto inclusa. La Campania, ad esempio, copre solo il 2,03% dei preventivi con assicurazione furto. Percentuali molto basse anche per la Sicilia (2,21%) e la Puglia (1.52%).

L’evoluzione delle richieste su base mensile

L’assicurazione auto per furto è tra le garanzie accessorie più importanti ed è stata molto richiesta nell’ultimo anno. Ogni mese, infatti, più del 10% dei preventivi di assicurazione auto calcolati tramite SOStariffe.it includono anche la copertura Furto. Nel settembre del 2019 ben il 16,35% dei preventivi includeva tale copertura.

Tale percentuale si è aggirata tra il 12-13% dall’ottobre del 2019 al febbraio del 2020. Successivamente, tra aprile e agosto 2020 (anche per via del lockdown e dei suoi effetti sul settore assicurativo) l’assicurazione auto per furto ha registrato un lieve calo. Ad agosto 2020 è stato raggiunto il valore minimo con solo l’11% dei preventivi calcolati che includeva questa copertura. 

Complessivamente, l’analisi delle richieste su base mensile conferma un interesse stabile, anche se in leggerissimo calo, per l’assicurazione auto per furto da parte degli automobilisti italiani. 

Il comparatore di assicurazioni online

Un dato altrettanto importante è quello relativo all’utilizzo del comparatore di assicurazioni di SOStariffe.it nel corso dell’ultimo anno: lo strumento è stato particolarmente apprezzato durante i mesi di lockwdown da tutti quegli utenti che sono soliti rimandare certe questioni e non hanno mai tempo per valutare diversi preventivi.

Considerato che il comparatore di assicurazioni online di SOStariffe.it è disponibile anche in versione mobile,  tramite l'applicazione scaricabile gratis su dispositivi iOS e Android dai relativi store, si consiglia di utilizzarlo durante tutto l’anno per non lasciarsi sfuggire le migliori occasioni. Del resto, per usarlo serve pochissimo tempo: giusto qualche clic e il preventivo per l’assicurazione auto è pronto.

Pubblicato in Attualità

I primi giorni di ottobre sono stati particolarmente impegnativi per la Polizia Stradale di Brindisi, costantemente impegnata sul territorio anche per mirati controlli nei confronti di conducenti di autobus.

Già nella giornata di giovedì 1° ottobre, in via E. Maiorana, nei pressi dell’area portuale, 2 pattuglie di questa Polstrada, impiegate in servizi mirati ai mezzi provenienti dall’estero, hanno controllato n. 7 autobus, rilevando n. 7 infrazioni per altrettante irregolarità all’equipaggiamento tecnico (quali cassette di pronto soccorso, mal funzionamento del sistema manuale apertura porte) e per irregolarità relative alla velocità e tempi di guida con contestuale ritiro di 2 carte di circolazione.

I controlli sono poi proseguiti nel fine settimana registrando n. 2 sanzioni per mancata copertura obbligatoria assicurativa articolo 193 comma 2° CdS e guida senza patente poiché mai conseguita in violazione all’art. 116 comma 2° del CdS.

Quest’ultima è stata elevata a carico di un soggetto Brindisino di anni 25, fermato dalla pattuglia di Brindisi sulla complanare sud del quartiere Sant’Elia,  già noto alle forze di Polizia in quanto nuovamente sorpreso alla guida senza aver mai conseguito la prescritta patente, con l’aggravante della recidiva che prevede maggiori sanzioni. 

Intensa anche la giornata di ieri 4.10.2020, dove la pattuglia di servizio 00/07  rinveniva, intorno alle ore 5.30, una Citroen C1 adagiata nel canale di scolo all’altezza dello svincolo di Specchiolla sulla S.S. 379 agro di Brindisi. L’auto era condotta da D.I. di anni 24 di origine greca che in evidente stato confusionale e in autonomia era uscita fuori strada.

A seguito di controlli con apparecchiatura etilometro, i pattuglianti riscontravano sulla conducente un tasso alcoolemico pari a 1,98 gr/lt, che nel caso specifico essendo neopatentata prevede la sanzione di cui all’articolo 186 bis comma 2° del codice della strada con ritiro della patente e sequestro del mezzo effettuato nell’immediato dal personale operante.                

Complessivamente nei primi cinque giorni di ottobre sono stati controllati 81 veicoli, elevate 27 sanzioni amministrative per riscontrate violazioni al codice della strada e a norme complementari,  ritirate n. 2 patenti di guida e 2 carte di circolazione, eseguiti 2 sequestri amministrativi.

 

 

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Pubblicato in Cronaca

Export dell’uva da tavola pugliese in crescita del 25% nonostante l’emergenza Covid e il lungo lockdown per un prodotto d’eccellenza che nella campagna 2020 ha registrato un calo delle quantità fino anche al 30% in alcuni areali produttivi a causa del clima pazzo, con qualità molto apprezzate dal mercato. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell'ultimo Focus Ismea 'Tendenze Frutta fresca', centrato, nell’ultimo trimestre, proprio sull'uva da tavola.

“Per sostenere le nostre aziende e superare il gap competitivo nei confronti degli altri Paesi l’agroalimentare va incluso anche nei progetti strategici da realizzare con le altre risorse del Recovery Fund perché c’è la necessità di superare i limiti Ue alla capacità di investimento nel comparto agricolo ed alimentare, come Coldiretti ha già chiesto anche al Parlamento europeo nel quadro delle discussioni sullo strumento di ripresa e resilienza”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“Per sostenere le esportazioni, la crescita e le nuove opportunità di lavoro – aggiunge il presidente Muraglia - occorre investire sulla competitività del Made in Italy a partire dall’apertura a nuovi mercati esteri e dal superamento delle grandi difficoltà create dall’embargo russo, attraverso l’avvio e la promozione di un progetto “Ortofrutta italiana” attraverso il quale vengano  sponsorizzati i prodotti a marchio Italia sui mercati europei e non, così come sta facendo la Spagna e la Francia”

Dei circa 15 milioni di quintali di uva da tavola prodotti ogni anno in Italia – aggiunge Coldiretti - il 70% è made in Puglia, un segmento dell’attività agricola da promuovere e tutelare che ha registrato un aumento stellare dei costi per garantire sicurezza nei campi e nel trasporto degli operai agricoli.  

“Il settore ortofrutticolo non ha beneficiato – insiste il presidente Muraglia - dell'esonero per i primi sei mesi 2020 dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro e oggi, alla luce delle evidenti difficoltà causate dal periodo di incertezza causate dal Covid, vanno pensati e adottati provvedimenti e strumenti urgenti ed essenziali per dare liquidità e sostegno agli operatori della filiera ortofrutticola pugliese”.

Le esportazioni dell’agroalimentare pugliese in Russia hanno perso oltre 160milioni di euro in 5 anni, a causa dell’embargo totale sancito dalla Russia con decreto n. 778 del 7 agosto 2014, mentre le esportazioni di ortofrutta pugliese in Germania sono crollate del 10% nei primi 9 mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, su valori stimati pari a circa 201 milioni di euro. Un motivo di forte preoccupazione degli operatori in Germania dove si consuma quasi 1/3 dell’ortofrutta Made in Italy esportata, sottolinea la Coldiretti.

“Servono nuovi mercati per l’ortofrutta pugliese e maggiori tutele per i produttori – insiste il presidente Muraglia - circa il prezzo di vendita dei prodotti che possa tutelarli e consentirgli la copertura dei costi di coltivazione, gestione e raccolta dei prodotti così da poter distribuire maggiori ricchezze anche ai lavoratori, quindi rispetto dei contratti di lavoro per evitare situazioni involontarie di sfruttamento dovute dall’appiattimento dei margini di guadagno”.

La Puglia è il primo produttore in Italia di uva da tavola e, grazie all’enorme contributo pugliese, l’Italia è il primo produttore al mondo, con il 16% sulla produzione globale, ricorda Coldiretti Puglia. Le importazioni di uva da tavola in Italia ammontano a 25.000 tonnellate (circa il 3,2% dei consumi interni), di queste, una fetta consistente – denuncia Coldiretti - proviene dall'Europa (49%) e dall'America centro meridionale (circa il 25%), ed in particolare dai sue due principali paesi produttori Cile e Perù, la restante parte proviene dall'Africa (13,5%) ed Asia (4,6%).

 

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Pubblicato in Agricoltura

Alle prime ore di oggi 6 ottobre 2020, nelle Province di Brindisi e Taranto, in particolar modo in Oria (BR), Mesagne (BR) e Manduria (TA), la Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana, con il supporto dei reparti territorialmente competenti, ha eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 7 indagati (3 destinatari della custodia cautelare in carcere e 4 degli arresti domiciliari), ritenuti responsabili del reato di traffico illecito di sostanze stupefacenti (eroina, hashish e marijuana), in concorso.

 

 Nel corso di questa mattina, Personale della Stazione Carabinieri di Oria, coadiuvato da un cospicuo numero di altri Carabinieri in servizio nell’ambito del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana e  del Comando provinciale di Brindisi, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi nei confronti di sette persone, sottoposte alle indagini, insieme con altre cinque (una delle quali di sesso femminile), perché ritenute responsabili di un organizzato traffico di sostanze stupefacenti.

          I destinatari delle misure (tre delle quali carcerarie e quattro domiciliari), tutti residenti in Oria, sono R. F., quarantatreenne, M.  E., ventiduenne (cui è contestato pure la commissione del delitto di resistenza a pubblico ufficiale, consumato pur di sottrarsi ad un controllo su strada mentre si occupava del traffico illecito), S. A., ventitreenne (con i primi due detenuto nella Casa circondariale di Brindisi, nell’attesa di essere interrogato dal giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale che ha disposto l’applicazione delle misure chieste da questo Ufficio), D. A., ventunenne, F. F., ventenne, L. A., venticinquenne, S. A., trentatreenne, ora custoditi nelle rispettive abitazioni.

          I molteplici reati complessivamente in contestazione, riguardanti numerosissimi episodi di cessione di sostanze stupefacenti tipo eroina (nel gergo utilizzato dai trafficanti in questione indicata con la parola “ventino” o “quintino”), marijuana (indicata con i termini “ventella”, “ventelle”, “erba” o “bomba”) ed hashish (indicato con i termini “fumo” o “storie”), sono stati commessi nel corso dei primi sette mesi dell’anno 2018 ed hanno impegnato per lungo tempo i Carabinieri inquirenti, che hanno dovuto superare più ostacoli frapposti, nel corso delle indagini, dalla non modesta capacità criminale degli indagati, i quali hanno improvvisamente abbandonato una prima “base di spaccio” attivata, secondo gli investigatori, in un’abitazione ubicata in Via Monte Grappa (sottoposta ad attento monitoraggio dai Militari dell’Arma), per trasferirsi in altra casa di Vico Bainsizza, nel frattempo utilizzando di terreni agricoli ubicati in Contrada Burdo per occultare cospicue quantità di droga e di sostanze da “taglio” di quella così detta “pesante”.

          Proprio il rinvenimento non casuale di importanti corpi di reato ha consentito ai Carabinieri di ampliare le proprie conoscenze sulle modalità operative di ciascuno dei trafficanti, che avevano importanti punti di riferimento in ancor più pericolosi pregiudicati locali.

          Quando è stato possibile, si è proceduto, ovviamente, a mirati interventi dissuasivi ma, per lo più, è stato necessario attendere il completo sviluppo dei dati acquisiti prima di ricostruire ciascun fatto-reato nei suoi esatti termini giuridici.

          Terminate anche operazioni tecniche, è emerso un quadro complessivo di illiceità e personalità integralmente dedite al traffico illecito, ed il pericolo di commissione di gravi delitti della stessa di quelli per cui si procede è stato reputato insito proprio nell’acquisita “professionalità” degli indagati maggiormente gravati, che mai hanno smesso di delinquere, nonostante una serie di disavventure giudiziarie che già avevano interessato gran parte di loro.

            Gli indagati catturati saranno sottoposti al previsti interrogatori di garanzia nel corso dei prossimi giorni.

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Pubblicato in Cronaca
Martedì, 06 Ottobre 2020 08:47

Mesagne pronta ad accogliere il Giro d'Italia

A quattro giorni dal passaggio del Giro d’Italia la città di Mesagne si sta preparando all’evento per non lasciare nulla al caso. In questi giorni, ad esempio, l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona, ha trovato i soldini per far asfaltare, con degli ampi rattoppi, via Guglielmo Marconi, l’asse viario principale su cui transiterà il Giro. Inoltre, il sindaco Matarrelli ha emesso un’ordinanza di chiusura di tutte le scuole cittadine al fine di evitare intasamenti all’uscita dei ragazzi giacché coincide con l’orario di passaggio dei corridori. Infine, nel castello Normanno-Svevo è stata allestita una mostra documentaria sulla storia della bicicletta. “Inizialmente la città di Mesagne non era interessata dal percorso del Giro d'Italia poi, a settembre inoltrato, ci hanno informato della variazione di percorso”, ha spiegato l’assessore D’Ancona -. Comunque, anche se impegnati con la riapertura delle scuole, non ci siamo fatti sfuggire l'occasione e abbiamo attivato subito un percorso di messa in sicurezza, per quanto possibile, della strada interessata al passaggio. Sono sicuro che sarà una bella giornata di festa dello sport, anche se inattesa”.

E sul fronte della sicurezza il sindaco Matarrelli ha ritento di emettere un’ordinanza di chiusura delle scuole.  “Ho emesso l’ordinanza di chiusura delle scuole – ha spiegato - in considerazione che per permettere lo svolgimento della gara in sicurezza alcune strade urbane saranno interdette alla circolazione veicolare, tramite l’adozione di specifici e successivi provvedimenti, con importanti difficoltà del transito della città e conseguente sovraccarico e intasamento della viabilità circostante e cittadina in generale”. Il percorso del Giro interesserà via Brindisi e via Marconi nella loro interezza, “costituendo le stesse importante asse viario, con ripercussioni notevoli per i movimenti di persone e veicoli, resi problematici dalle limitazioni del traffico locale connesse alla chiusura contestuale di numerose traverse collegate”, ha precisato il primo cittadino. L’orario di modifica della viabilità ordinaria di venerdì 9 ottobre 2020, infatti, coinciderà con quello dell’uscita delle scuole di fine mattinata e ciò comporterà che parte delle stesse non saranno raggiungibili con i veicoli. “L’eccezionalità dell’evento fa ritenere necessario disporre la chiusura straordinaria delle scuole cittadine, di ogni ordine e grado, ubicate nel territorio del Comune di Mesagne”.

MAPPA GIRO DITALIA 2020Un motivo in più per il mondo scolastico di partecipare, in sicurezza, all’evento sportivo. L’ultima volta che il Giro d’Italia è passato da Mesagne è stato 49 anni fa, quando i ciclisti partirono da Brindisi per giungere a Bari. Nel 1973 la città fu interessata dal passaggio del Giro di Puglia. L’anno dopo, nel 1974, il Giro di Puglia attraversò nuovamente Mesagne per la tappa partita da Monteroni con arrivo ad Ostuni, lunga  210 chilometri. E finalmente nel 1975 la città di Mesagne fu tappa di arrivo del 4° Giro di Puglia, partito da Taranto. Il Giro di Puglia attraversò Mesagne nuovamente nel 1984 e nel 1990.

 

 

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Pubblicato in Sport