La denuncia effettuata nei giorni scorsi dall’Ordine dei Medici della provincia di Brindisi non ha sortito ancora alcun effetto e questo costituisce un motivo di forte preoccupazione. La posta in gioco non è di poco conto, visto che stiamo parlando della salute dei cittadini che viene messa a grave rischio proprio dall’inefficienza della sanità pubblica.
Vi è una carenza di posti-letto anche rispetto alle indicazioni contenute nel Piano regionale (che già penalizzava la nostra provincia rispetto ad altri territori della Puglia).
E tutto questo è frutto di carenze che hanno nomi e cognomi e che a cascata sono riconducibili ai vertici dell’Asl di Brindisi.
Il Presidente dell’Ordine Arturo Oliva ha fatto esempi drammatici come quello della terapia intensiva dell’ospedale Perrino di Brindisi, i cui lavori sono in corso da ben otto anni. Nello stesso ospedale vi è il reparto dei grandi ustionati (un fiore all’occhiello della sanità brindisina) che aspetta il completamento dei lavori di ristrutturazione dei locali da ben undici anni, con la conseguente riduzione di posti-letto disponibili.
E non è tutto. Mancano all’appello decine di posti-letto nei reparti di Medicina, di Oncologia, di Gastroenterologia, di Lungodegenza, di Ostetricia, di Chirurgia, di Dermatologia e di Cardiologia.
A fronte di tutto questo, non ci pare che i vertici dell’Asl abbiamo rivoltato il mondo per accelerare i lavori e per colmare le lacune di personale che affievoliscono la qualità dei servizi erogati.
E si registra un assordante silenzio anche da parte del Dipartimento Salute della Regione Puglia e del Presidente Emiliano.
Quanta gente dovrà rimetterci la vita prima che qualcuno si ricordi della salute dei brindisini?
 
Pino Roma – coordinatore cittadino del Movimento Regione Salento
Angelo Massaro – coordinatore provinciale del Movimento Regione Salento