16° compleanno per il COMEPER

Gennaio 11, 2020 1486

2020-01-11 081829Il fiato corto è un sintomo che la scienza medica usa per impostare i percorsi diagnostici e poi le terapie appropriate, soprattutto nei casi clinici di scompenso cardiaco! Ma il fiato corto viene anche alle Comunità ed ai Paesi che non hanno ricercatori e non fanno né progetti di ricerca né progetti di innovazione. Senza di essi non c’è futuro e si vive male, anzi malissimo.

Scritto al calore del focolare fra Natale ed Epifania, lo Statuto del COMEPER fu sottoscritto da 49 Fondatori il 10 Gennaio 2004, a Mesagne, nel luminoso studio notarile di Lavinia Vacca che, provenendo dall’isola di Capri, è adusa alla bellezza dei luoghi, delle persone e degli scritti. Incentrato sui percorsi di innovazione, lo Statuto COMEPER invita ad intraprendere le vie dello studio, della cultura, della formazione continua e della ricerca, obiettivi perseguibili ovunque, anche in una città piccola e periferica.

Vedere oggi tanti studenti che frequentano l’ex-convento dei Cappuccini a Mesagne per studiare - in gruppo o da soli ma in un contesto dove si respira l’atmosfera tipica degli istituti scientifici - vuol dire che il COMEPER non è nato invano, avendo una funzione sociale che pratica con perseveranza nella nostra Comunità. Grazie ai Fondatori e ai Cittadini benefattori, in primis la compianta e mitica Prof.ssa Maria Luisa PORTULANO, il COMEPER è stato essenziale per l’operatività dell’ISBEM (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo). E lo sarà sempre di più nel prossimo futuro, visto che dal 2020 ISBEM avrà la natura giuridica di Impresa Sociale per cui rimarrà senza scopo di lucro - così come fu concepito nel 1999 - al fine di perseguire il Bene Comune e non il profitto per il Pianeta Salute.

Un istituto scientifico che si ispira a principi universali (ricerca, formazione, assistenza) può aprire vari orizzonti che spesso esitano in posizioni di qualità per i giovani, in quanto li aiuta ad acquisire competenze professionali solide! Quanti sanno che sono numerosi i laureati che - formatisi in ISBEM anche grazie ai contributi del COMEPER – lavorano oggi in Enti (Università, CNR, ASL, IRCCS), Aziende, Scuole, Pubblica Amministrazione, etc. sparsi in sedi quali Lecce, Brindisi, Bari, Roma, Napoli, Parma, Milano, Pisa, Taranto, Genova, Caserta, Mesagne stessa, etc.?

Per orizzonti di questa portata, che danno ricadute positive sui singoli e sulle comunità, è necessario non solo l’impegno personale e famigliare ma anche il “buon uso” degli istituti scientifici, in quanto nella vita reale e professionale sono le competenze acquisite che contano davvero e fanno la differenza in positivo, oltre al titolo di studio ottenuto. Come dire… le “raccomandazioni” non servono!

Ritenendola una prospettiva lungimirante, COMEPER e ISBEM sono impegnati con l’Amministrazione Comunale per rendere l’ex-Convento dei Cappuccini a Mesagne un Monastero del 3° Millennio, un incubatore culturale internazionale per lo sviluppo territoriale, con la ricerca, la formazione e i servizi avanzati. Cosa c’è all’orizzonte? Fondazione di Comunità, Laboratorio di Biomeccanica Posturale, Piattaforma Intergenerazionale, Progetti di Prevenzione sul campo, etc.

“La ricerca è la via maestra che insegna i metodi, genera i prodotti e sperimenta le soluzioni giuste per rimediare alle criticità, cioè alle cose che non vanno. – Commenta Alessandro Distante, Presidente di ISBEM e COMEPER – Si può anche sbagliare o essere indotti in errore: siamo umani! Ma, provando e riprovando (try & error), la ricerca porta sempre a galla la verità e la soluzione giusta, praticabile e concretamente sostenibile. Per tale ragione gli investimenti in ricerca e formazione ritornano sempre a beneficio di tutta la Comunità il cui futuro è in gran parte nelle mani dei suoi membri. È quindi saggio che i Cittadini, soprattutto in periferia, siano pro-attivi e collaborino concretamente con tutti gli altri attori del progresso: Istituzioni, mondo della Ricerca, Imprese, Scuole, Organi di Stampa/Comunicazione, e con le Associazioni di Promozione Sociale e/o di Volontariato della Comunità.”

“Il nostro territorio – aggiunge Distante – è afflitto da varie difficoltà infrastrutturali, ambientali, occupazionali, economiche e culturali che vanno superate frenando l’esodo dei giovani. Sono circa 216.000 i laureati che hanno lasciato la Puglia negli ultimi 15 anni. Questo dato, che si moltiplica per 3 se si considerano anche i diplomati, fa capire che, in Puglia e in tutto il Mezzogiorno, c’è da impegnarsi con tutte le nostre forze per creare, proteggere e alimentare continuamente gli istituti scientifici e le imprese che fanno innovazione e producono competenze!"

Il COMEPER promuove cultura e scienza come motori di sviluppo in una comunità che vuole progredire, in modo sostenibile e virtuoso, diventando Società della Conoscenza e del Trasferimento delle Buone Pratiche. Proprio nel nostro territorio, si può partire stimolando i giovanissimi ad acquisire le 8 Competenze Strategiche Europee, essenziali invero ed utili per puntare ad un lavoro di qualità e per mettersi al riparo da emarginazione ed emigrazione forzata.

Come tradurre i buoni propositi per il 2020? Auspichiamo che giovani e senior si coinvolgano con curiosità e benevolenza nelle attività che ISBEM e COMEPER propongono, come esempi di innovazione in un territorio. Nel Mezzogiorno, si perdono troppi giovani (laureati, diplomati e non), che generano valore altrove con le loro competenze e con la loro passione che si trasferiscono in lidi lontani. Con nostalgia!
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Ultima modifica il Sabato, 11 Gennaio 2020 08:20