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Cantina Due Palme vince due medaglie d'oro alla selezione del sindaco In evidenza

Novembre 28, 2018 1799
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MACI ANGELOAncora soddisfazione per la Cantina “Due palme” di Celino San Marco

pluripremiata alla diciassettesima “Selezione del Sindaco” che ha ottenuto due medaglie d'Oro per due rossi, l'Ettamiano Primitivo di Manduria Riserva Dop 2013 e il 1943 Salento Rosso Igp 2015. Il primo, dai riflessi cardinalizi, suscita al naso un'importante ricchezza di profumi e al palato sapore caldo, morbido, dai tannini perfettamente equilibrati con un finale di mandorle e noci. Il secondo, dai riflessi porpora, ha bouquet complesso e di grande finezza e gusto armoniosamente equilibrato e vellutato, delicatamente tannico, corposo e pieno con tipiche caratteristiche di uva appassita. Quella di Cantine Due Palme è la storia del sogno del suo presidente, Angelo Maci, la visione di un uomo, la terza generazione di una famiglia di vignaioli, che ha investito passione a amore nella sua terra. Perché, dice Maci, "per coltivare bene un vie l'uva, giorno dopo giorno". Dal 1989, anno della sua fondazione, la Cantina Due Plame ha come obiettivo principale la vinificazione di prodotti di pregio, ricavati da uve tipiche del territorio quali Negroamaro, Malvasia Nera, Primitivo e Susumaniello. Tutte le fasi della produzione, dalla cantina all'invecchiamento fino alla linea di imbottigliamento, sono garantite da meticolosi controlli. La “Due palme” è tra le poche cooperative in Italia a poter vantare la descrizione in retro etichetta, di vini "Integralmente prodotti" in azienda: un'assicurazione di qualità e di tracciabilità di filiera, dal grappolo d'uva al calice di vino, unica nel suo vigneto, bisogna prima coltivare l'uomo. genere. “Il vino esiste perché c'è chi cura la terra. Unire per crescere, stimolare dal basso una condivisione produttiva centrata sulla qualità, organizzarsi per generare una forte propensione sui mercati internazionali: questi sono i capisaldi dell'azienda, che permettono a tanti piccoli produttori di esprimere al meglio le loro potenzialità, nel rispetto della tradizione enoica trimillenaria del territorio”, ha spiegato il presidente Maci.  

Redazione

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