Mesagne e la Giornata mondiale del rifugiato

Giugno 21, 2018 1929

migranti in barcaFino a sabato prossimo sport, cultura e convivialità

per vivere insieme la “Giornata mondiale del rifugiato”, evento che vede impegnate diverse comunità riflettere sul valore dell’accoglienza, dell’incontro fra culture e sui fenomeni geopolitici di più stretta attualità. A Mesagne le cooperative sociali “Rinascita” e “Oasi”, affidatarie rispettivamente dei servizi Sprar adulti e minori, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale della città hanno messo in campo una serie di eventi per celebrare la ricorrenza. Lo sport, innanzitutto, palestra di incontro e tolleranza: oggi si svolgerà il triangolare di calcetto tra le squadre dello Sprar Mesagne - cooperativa Rinascita, Sprar minori - Coop Oasi e Virtus Mater Domini. Calcio d’inizio: ore 19.00 presso il campetto da gioco del Parco Potì. Venerdì 22, sempre alle 19.00, momento di riflessione presso la suggestiva cornice del frantoio ipogeo di via Santacesaria con il convegno «Abbattere Muri, Costruire Ponti» a cura della cooperativa Rinascita. Il momento di confronto sarà accompagnato dalla mostra «Una maschera per scoprirsi» con l’esposizione di giochi tradizionali in legno provenienti da diverse culture del mondo. Sempre venerdì 22 giugno, alle ore 21,30 in piazza dei Commestibili, musica e convivialità con il concerto di Mino De Santis ad ingresso libero. Si prosegue, infine, sabato 23 giugno, alle ore 20,00 presso il frantoio ipogeo, con la presentazione del libro «Matrimonio siriano» della giornalista Laura Tangherlini. «L’obiettivo della Giornata mondiale del Rifugiato – spiegano gli organizzatori - è quello di diffondere la conoscenza e la consapevolezza del ricco patrimonio artistico culturale del territorio in cui vivono o risiedono i richiedenti asilo”. E hanno aggiunto: “Attraverso la mediazione culturale degli operatori, il castello, il museo e il centro storico saranno il centro di un percorso di conoscenza e di confronto interculturale sul concetto di patrimonio e su vari aspetti della vita quotidiana, dalle pratiche di accoglienza al cibo e alla festa. Attraverso l'osservazione del patrimonio, degli scavi archeologici e al coinvolgimento attivo dei partecipanti si potenzieranno le competenze linguistiche, si lavorerà sui significati e valori associati al proprio concetto di patrimonio, presentando oggetti o elementi culturali significativi della propria storia e terra di provenienza”. Anche Oria festeggia i rifugiati con la manifestazione “A porte aperte”. Gli stessi ragazzi, per l’occasione, prepareranno un buffet etnico con piatti che raccontano le radici culturali dei lori paesi d’origine. Ad aiutarli, abbinando pietanze della tradizione locale brindisina, saranno alcuni volontari del Gruppo Anziani di Oria. L’evento, a partire dalle ore 18.00, si terrà nell’ampio cortile della comunità d’accoglienza “RondineA” di Oria, contrada Santoro.