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Il successo del poeta Emanuele Castrignanò che diverte il pubblico ne La Locanda dei Messapi

Febbraio 10, 2018 2064
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castrignano emanueleVenerdì sera da contraltare a Sanremo

castrignanò emanuele nella locanda dei messapi 2c'è stata una serata molto particolare organizzata da Uccio Denitto, alias Barbanera, presso La Locanda dei Messapi con l'esibizione, attenta e precisa, del poeta Emanuele Castrignanò che per quattro ore ha allietato la cena dei commensali con la declamazione di poesie dialettali, tipiche brindisine e mesagnesi, che hanno divertito i numerosi ospiti. Dcastrignanò emanuele nella locanda dei messapi 1a spalla al poeta ci sono state le musiche del bravo Gianvito Crusi. La cena che ha offerto Uccio ai suoi ospiti è stata tipicamente locale con fave e cicorelle, orecchiette al ragù, carni tipiche e tanto, tanto altro ancora. Tuttavia, l'atteso ospite della serata è stato il poeta Emanuele Castrignanò che come un mattatore ha declamato le sue poesie sollazzando un pubblico dal palato, non solo gastronomico, davvero esigente. Castrignanò ha iniziato con una poesia dedicata agli innamorati, visto l'approssimarsi del 14 febbraio, e ha proseguito con una poesia dedicata al nipote Edoardo. Poi, in occasione del piatto tipico, non poteva mancare una poesia dedicata "alli favi scantati e ncapriati". E che dire della poesia su "la fica cucchiata", con sottili messaggi che hanno divertito i commensali. Si è proseguito, quindi, con una poesia su San Teodoro e San Lorenzo, in onore dei brindisini presenti, su "La furtuna cu vi vascia", e "lu muloni brindisino". E' passato poi a una poesia sentimentale su "vulia cu mi sunnava mama e sierma". Naturalmente nel programma non poteva mancare un'attenzione a "la macia", a "la scinduta" e, naturalmente, a "la socra". Se tutto ciò non bastasse ecco altre poesie dialettali su "la cantina e lu mbriacu" e su personaggi della politica nazionale. Infine Castrignanò ha offerto ai presenti dei medaglioni di personaggi che hanno scritto la storia di Mesagne, ispirando le sue opere, come "Migliu larcioni", "Fiorentinu lu sartu", "Fioravante", "padre Cosimo Pesce" per concludere con "Paulina". Così, se Sanremo è Sanremo Emanuele Castrignanò è unico nel suo genere e non ha certo fatto rimpiangere la mancata serata della canzone italiana sanremese. Ad maiora.  

Ultima modifica il Sabato, 10 Febbraio 2018 09:50
Redazione

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