GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, A CARTE SCOPERTE SI APRONO LE VIE AD ACCORDI DI FILIERA TRA AGRICOLTORI, PASTAI E DISTRIBUZIONE
Confronto a carte scoperte in Puglia sul grano che vive una delle fasi più complesse della sua storia recente, con l’aumento dei costi di produzione, il crollo dei prezzi e la pressione dei mercati esteri, avviando percorsi per accordi di filiera tra agricoltori, pastai e distribuzione, tra cui Granoro e Divella, a prezzi che non vadano sotto i costi di produzione per una qualità del grano definita tra agricoltori, industriali e ricerca. Ad Agrilevante sono state gettate le basi per costruire un modello di filiera più forte, trasparente e innovativo, con Pasquale De Vita, dirigente di ricerca del CREA, Nicola Mozzini, direttore generale di SIS, Giandomenico Marcone del Pastificio Attilio Mastromauro Granoro, Vincenzo Divella del Pastificio Divella, Francesco Pomarico del Gruppo Megamark, Claudia Maccarini di FAI - Filiera Agricola Italiana, Gianluca Lelli, amministratore delegato di CAI – Consorzi Agrari d’Italia.
Per affrontare la situazione Coldiretti ha un piano con sette richieste chiave, tutte mirate a difendere l’agricoltura italiana da speculazioni, concorrenza sleale e logiche di mercato che penalizzano chi produce cibo.
Fondamentale aumentare fino a 40 milioni di euro il sostegno del Ministero ai contratti di filiera pluriennali, che garantiscano un reddito equo e coprano 400mila ettari su 1,2 milioni di ettari di produzione totale. Necessari anche più investimenti in ricerca, innovazione e sostegno alla transizione tecnologica, anche attraverso il coinvolgimento diretto del Crea. L’agricoltura del futuro ha bisogno di strumenti avanzati per migliorare rese, qualità e sostenibilità ambientale, mantenendo viva la competitività.
“Non si tratta solo di difendere il reddito degli agricoltori, ma di salvaguardare l’intera filiera della pasta italiana, che parte dal grano 100% nazionale e non può essere svenduta sottocosto nella grande distribuzione”, ha detto Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che “allo stesso modo, va evitato che l’Italia venga invasa da grano estero a basso costo, a discapito della qualità e della salute dei consumatori”.
“Le quotazioni di grano al di sotto dei costi di produzione rappresentano una chiara violazione della normativa sulle pratiche sleali (D.lgs. 198/2021, attuativo della Direttiva UE 2019/633), che vieta la vendita di prodotti agricoli e alimentari a prezzi inferiori ai costi di produzione, a tutela degli anelli più deboli della filiera”, ha denunciato Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, nel sottolineare quanto sia “inaccettabile che in un momento di forte instabilità dei mercati e di aumento generalizzato dei costi, dal gasolio ai fertilizzanti, dall’energia alla manodopera, il lavoro degli agricoltori venga svilito da valutazioni che ignorano i dati oggettivi e il valore reale del prodotto”.
Altrettanto importante è l’istituzione immediata della Commissione Unica Nazionale (CUN) del grano duro, per superare le borse merci locali e fermare il meccanismo opaco che consente quotazioni artificialmente basse, spesso al di sotto dei reali costi sostenuti.
Poi il blocco delle importazioni sleali, a partire da quelle di grano trattato con sostanze vietate in Europa, come il glifosate canadese o i pesticidi e fungicidi impiegati in Turchia e Russia. È inaccettabile che il nostro grano, prodotto nel rispetto delle regole europee, venga penalizzato da una concorrenza tossica che minaccia non solo la redditività ma anche la salute dei consumatori.
La reciprocità delle regole, altro nodo chiave da sciogliere, è una delle battaglie storiche dell’organizzazione. Coldiretti chiede che i prodotti agroalimentari importati da Paesi terzi rispettino gli stessi standard – ambientali, sanitari, di sicurezza e sociali – che valgono per gli agricoltori italiani ed europei. In gioco c’è la credibilità del sistema alimentare comunitario e la sopravvivenza delle nostre aziende. Altro punto importante l’obbligo di indicare l’origine del grano sulle confezioni di pasta in tutta Europa, come già avviene in Italia grazie alle battaglie vinte da Coldiretti. I consumatori hanno il diritto di sapere cosa mettono nel piatto, e solo la trasparenza può tutelare chi produce qualità.
Nell’occasione è stato sottoscritto il protocollo per la sperimentazione delle colture cerealicole tra la SIS e la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina, un passo importante per promuovere la ricerca e l’innovazione sul campo, valorizzando le varietà più adatte ai territori pugliesi.
Infine, ma non meno importante degli altri, un piano nazionale per gli stoccaggi e gli invasi, anche con nuovi contributi a sostegno degli investimenti legati all'irrigazione del settore cerealicolo per garantire riserve strategiche e sicurezza nelle forniture.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Ultimi da Redazione
- Arrestato un 52enne per detenzione illegale di armi, munizioni e ingente somma di denaro
- Mesagne. Concorso a premi per la più bella vetrina di Natale
- Auto a fuoco nella tarda serata di ieri
- VALTUR BRINDISI SCAPPA VIA, SUBISCE LA RIMONTA MA GESTISCE IL VANTAGGIO NEL FINALE A TORINO
- Auto in fiamme nella notte

