COLDIRETTI PUGLIA, ‘EMOZIONE TURISMATICA’

Giugno 13, 2025 521

OSCAR GREEN: COLDIRETTI PUGLIA, ‘EMOZIONE TURISMATICA’ DA VALLE D’ITRIA VARCA CONFINI NAZIONALI E CONQUISTA GASTRONAUTI STRANIERI.

 

La Puglia in finale nazionale degli OSCAR GREEN con l’emozione turismatica che partendo dalla Valle d’Itria, dopo aver conquistato i pugliesi, ha varcato i confini nazionali per sedurre i gastronauti stranieri. E’ il sogno realizzato da Antonella Cisternino di Masseria Cappella a Martina Franca, finalista nazionale di Oscar Green al Villaggio Coldiretti di Udine, il salone della creatività Made in Italy “Radici per il futuro”. Una vetrina per i giovani imprenditori agricoli che creano occupazione, salvano il clima e l’ambiente e garantiscono cibo, servizi ed energia al Paese.

 

Masseria Cappella vuole lasciare una traccia indelebile nel cuore dei turisti che si affacciano al mondo del km0, una emozione turismatica che da Martina Franca è riuscita a conquistare i turisti stranieri, offrendo un'esperienza indimenticabile nella magica Valle d'Itria.

Il cliente ha modo di scoprire tutti i segreti e i sacrifici connessi al mondo rurale ma non solo. Ha la possibilità di conoscere zampa a zampa gli animali della masseria e di mettersi in gioco durante i laboratori interattivi di mozzarelle e di pasta! Il progetto mira ad ampliare le opportunità di lavoro per i giovani laureati in ambito turistico, linguistico e agrario. Dal punto di vista dell’innovazione, la masseria si dota di strumenti digitali e innovativi per accrescere l’esperienza turistica. Dal punto di vista sociale il progetto mira a potenziare le relazioni tra turisti e comunità locale per favorire la coesione interculturale.

Un profondo cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga. “La rivoluzione in agricoltura vede anche lo sviluppo di applicazioni di alta tecnologia sempre più adatte alle produzioni su diversi fronti – spiega Donato Mercadante, leader di Coldiretti Giovani Puglia – dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dal ridimensionamento al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti”. E’ ancora il limitato accesso alla terra uno dei problemi maggiori che ostacolano la crescita dei “nuovi” agricoltori. Inflazione, guerre e cambiamenti climatici hanno frenato il ricorso agli acquisti di terreni, tanto più per le giovani aziende con minori disponibilità. Secondo l’ultimo rapporto Crea i valori medi per ettaro si sono attestati al di sotto dei 16mila euro.

In Puglia il 15,3% delle aziende agricole giovani sul totale è bio ed il 23% impegnato nelle stalle, con le nuove idee green per garantire cibo ed energia alla Puglia contro la crisi scatenata dalla guerra ed il blocco dei rifornimenti di materie prime agricole e il ricatto russo sul gas e sul petrolio. Investire sui giovani significa investire sul futuro e sulla sovranità alimentare del Paese in una situazione in cui 49,7% dei capi azienda giovani ha un diploma di scuola superiore e il 19,4% - evidenzia Coldiretti - ha una laurea secondo una recente indagine. Le giovani imprese agricole spiccano per estensione e soprattutto per il salto di qualità compiuto in termini di digitalizzazione, innovazione e professionalità ed hanno infatti una estensione media di 18,3 ettari a fronte della media nazionale di 10,7 ettari, sottolinea Coldiretti. Il 12% delle imprese giovani nei campi – precisa la Coldiretti Puglia - svolge attività connesse che sono dunque in prima linea nel modello di agricoltura multifunzionale con importanti ricadute sull'ambiente e sulla collettività, come nel caso della produzione di energie rinnovabili o l'agricoltura sociale.

Coldiretti per i giovani agricoltori lancia una proposta ampia per il consolidamento del settore attraverso formazione, semplificazione, strumenti flessibili di accesso al lavoro, incentivi per poter operare in velocità e promuovere investimenti in innovazione con un vero e proprio rilancio economico e sociale dell'agricoltura regionale, perché le emergenze degli ultimi anni hanno fatto emergere la consapevolezza che l’agricoltura è legata non solo alla tutela della salute e dell’ambiente, ma anche alla sicurezza degli approvvigionamenti per la popolazione e alla difesa della sovranità alimentare dei Paesi.