Porto Cesareo e i cento anni del vecchio “lupo di mare” Santo Rizzello

Enzo Poci - Società di Storia Patria per la Puglia Agosto 30, 2015 5572

2015-08-30 151108-2Porto Cesareo è l’antica “Sasinae Portus”, la ridente cittadina del Salento situata sul Mare Ionio nella parte orientale del Golfo di Taranto. Gli abitanti della “Perla dello Ionio” si apprestano a celebrare, con manifestazioni organizzate dall’Amministrazione Comunale e dalla sezione locale dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, il compimento dei cento anni di età del marinaio e pescatore Santo Rizzello.

2015-08-30 151028-1Nella foto a destra, scattata nella giornata del 4 novembre 2014, il Sig. Rizzello compare in primo piano vestito con la divisa sociale, mentre incede con il suo passo spedito in testa agli altri partecipanti al corteo che tutti gli anni, dopo la Santa Messa in suffragio dei Caduti, si dirige verso il Monumento ad essi dedicato per prendere parte alla cerimonia deposizione di una corona di alloro[1].

Vogliamo tracciare una breve biografia del marinaio Rizzello, il quale ha lavorato alacremente fino a pochi anni or sono, svolgendo sempre l’attività di pescatore, salvo il lungo periodo del servizio militare prestato, naturalmente, nella Regia Marina, dove le sue eccellenti capacità di Nocchiere gli hanno permesso di raggiungere il grado di sottufficiale, pur avendo frequentato solamente fino alla 2° classe della Scuola elementare.

Il suo foglio matricolare recita: Rizzello Santo, figlio di Giuseppe e di Cardellicchio Vita, nato il 4 settembre 1915 a Porto Cesareo-Nardò[2], statura m.1,58, colore capelli castani, occhi castani, colorito roseo, condizione pescatore.

2015-08-30 151131-3Egli è arruolato il 15 novembre 1934 come iscritto di leva del compartimento marittimo di Brindisi con la classe 1915, per la ferma di mesi ventotto. Il 15 ottobre 1935, raggiunto il corpo, è classificato Marò. E’ destinato al servizio di terra nel porto di Brindisi, dove rimane fino al 31 ottobre 1936. L’1 agosto 1936, nel frattempo, egli è classificato Marò comune di 1° classe.

Dall’1 novembre 1936, per tutto questo mese, è imbarcato sul Regio Sommergibile Sirena, una unità di piccola crociera entrata in servizio il 2 ottobre 1933[3]. Lo troviamo a bordo del Regio Sommergibile Naiade[4] dall’1 dicembre 1936 fino al 28 febbraio 1937, quando è sbarcato a Monfalcone, dove nei successivi sei mesi svolge servizio di terra.

2015-08-30 151204-4L’1 settembre 1937, in questo porto, egli è assegnato al Regio Sommergibile Velella[5], fino al giorno del suo congedo, per fine della ferma, il 15 febbraio 1938. Nel momento del congedo il Sig. Rizzello è promosso 1° Nocchiere. Il marinaio Rizzello doveva essere veramente un bravo marinaio, se nelle manovre di attracco e di partenza egli era il solo addetto al timone di un sommergibile. Santo Rizzello ritorna a Porto Cesareo, nella sua casetta al n. 8 della via De Amicis.

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Siamo nel 1939, i venti della guerra incominciano a scuotere tutta l’Europa, e il 3 aprile 1939 il sottoufficiale Rizzello è richiamato a prestare servizio di terra presso la Difesa della Marina Militare di Brindisi, dove rimane fino al 25 giugno. Il giorno successivo, per l’esperienza maturata, è imbarcato sulla nave cisterna Flegetonte[6], dove rimane fino al 9 aprile 1940, quando sbarca a Taranto per svolgere servizio nelle acque del porto.

2015-08-30 151330-7Rimane a Taranto dal 10 aprile 1940 al 27 novembre 1941, quando è dislocato per un breve periodo nel porto di Napoli, nell’attesa del suo trasferimento in Libia. Nella città partenopea è in servizio dal 28 novembre 1941 fino all’11 febbraio 1942, quando è trasferito a Tripoli, dove arriva nell’estate. Poco dopo egli decide di sposarsi e chiede di essere inviato in Italia per la cerimonia nuziale. Il suo comandante gli ripete continuamente: “figlio mio è pericoloso andare in Italia, sposati per procura” (la seconda guerra mondiale infuria nelle acque e nei cieli del Mediterraneo).

Santo risponde che per lui un matrimonio per procura sarebbe “come se non si facesse”. Riceve finalmente la licenza e a bordo di un cacciatorpediniere sbarca a Napoli, e da qui raggiunge Porto Cesareo, dove l’8 agosto 1942 contrae il matrimonio con la signorina Maria G. Albano di Rocco.

2015-08-30 151330-8Dopo il matrimonio egli deve ritornare a Tripoli ma, per un disguido, perde la nave e rimane in servizio a Brindisi fino al 2 giugno 1943. Successivamente, fino all’1 agosto 1943, egli è trasferito a Venezia - alla guida di un motoscafo di soccorso durante i bombardamenti! - e da qui a Pola, istruttore presso la Scuola di Istruzione della Marina, fino al 9 settembre 1943. Due avvenimenti sconvolgono la storia dell’Italia nei giorni che vedono il sottoufficiale Rizzello a Venezia e a Pola: la caduta del Fascismo e l’Armistizio con gli Anglo-Americani.

2015-08-30 151330-9Nel mese di luglio, la fronda all’interno del Partito fascista nei confronti di Mussolini, accusato di avere condotto una guerra fallimentare e di avere trascinato il paese nella rovina, culmina drammaticamente nella seduta notturna del Gran Consiglio del fascismo del 25 luglio 1943, quando il Duce è sconfessato. Il mattino dopo egli è esonerato dalla guida del governo e arrestato per ordine del sovrano, Vittorio Emanuele III, il quale nomina capo dell’esecutivo il maresciallo dell’impero Pietro Badoglio.

Questi avvia le immediate trattative con gli Anglo-Americani, con i quali è presto firmato l’armistizio di Cassibile, reso noto l’8 settembre 1943. Il re e il maresciallo Badoglio trascorrono insonni la notte tra l’8 e il 9 settembre, terrorizzati dalla reazione dei tedeschi. Appreso che le truppe germaniche stanno confluendo verso la capitale, decidono di abbandonarla nottetempo per mettersi in salvo. Tutto è dimenticato: le forze armate e i suoi nuovi compiti. Il re e il capo del nuovo governo, anziché organizzare la resistenza contro la Germania, fuggono da Roma e trovano rifugio a Brindisi, dove, sotto la protezione anglo-americana, creano il Regno del sud. Nei giorni che seguono, il Paese è preda della confusione più totale, mentre l’esercito italiano, privo di ordini, è ormai allo sbando. I tedeschi mettono subito in atto il piano Alarico, già predisposto nel mese di maggio, che prevede l’occupazione dell’Italia nel caso di necessità.

2015-08-30 151330-10Il 9 settembre, Rizzello è arrestato dai tedeschi nella città di Pola e condotto a Venezia, da dove, dopo tre o quattro giorni, riesce fortunosamente a fuggire e a riparare verso sud, come tante migliaia di soldati. Il suo foglio matricolare avverte, giustamente, che il periodo di sbandamento dal 10 settembre 1943 al 14 giugno 1945 “deve essere considerato valido come servizio militare utile a tutti gli effetti”. Dopo un breve periodo di servizio prestato nella base militare di Taranto, dal 15 giugno al 14 agosto 1945, il nostro marinaio è posto finalmente in congedo definitivo.

Ritornato al suo mestiere antico, il pescatore Santo Rizzello dedica al mare e alle sue meraviglie il resto della sua vita di lavoro e di pace.

Oggi, mentre mancano pochi giorni al compimento dei cento anni, la sua giornata è scandita dalle passeggiate nel cuore della cittadina, dove si ferma a conversare con i tanti amici che incontra per strada, si dirige verso la torre e continua il suo giro fino alla riviera di ponente, dove si reca a osservare le "paperette". Da alcuni anni, in questo angolo della riviera, di fronte “all’Isola dei conigli”, una colonia di papere ha trovato un ambiente favorevole, dove prolifera continuamente.

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La domenica mattina un impegno fisso lo attende: alle ore dieci egli si reca da solo in chiesa per partecipare alla Santa Messa e subito dopo a casa, dove indossa il grembiule e si mette davanti ai fornelli per preparare pasti succulenti, quasi sempre a base di pesce, che consuma insieme con Giovanna, la sua sola figliola.

Ciao, Santo.

Auguri di buon compleanno, ed è proprio il caso di dire: cento di questi giorni...

Porto Cesareo, agosto 2015

Enzo Poci
Società di Storia Patria per la Puglia

 


[1] Il Monumento ai Caduti in terra nel mare nei cieli, di Porto Cesareo, si erge nel Piazzale De Gasperi.

[2] In quei giorni lontani una frazione di Nardò, Porto Cesareo è un comune autonomo dal 1975.

[3] Dislocato a Brindisi e inquadrato nella X Squadriglia Sommergibili, il sottomarino compie un viaggio di addestramento nel bacino orientale del Mediterraneo nel 1934 e nei due anni successivi è impiegato per l’addestramento nelle acque italiane. Il 9 settembre 1943, il giorno dopo l’annuncio dell’Armistizio italiano con gli Alleati, si trovava in cantiere a La Spezia e, non potendo prendere il largo, si autoaffondò nel porto della città.

[4] Il Naiade entra in servizio nel 1933 ed è assegnato alla X Squadriglia Sommergibili con sede a Brindisi. Dal 1935 al 1936 il sottomarino è impiegato nell’addestramento in acque italiane: nel novembre 1936 esso è uno dei primi sommergibili italiani a partecipare alla guerra di Spagna. Fino al settembre 1937 esso svolge tre missioni, durate rispettivamente otto, nove e sei giorni, nelle acque spagnole e nel Mare Egeo. Il 14 dicembre 1940, al largo delle coste libiche è attaccato da due cacciatorpedinieri britannici e, avendo subito gravi danni, emerge per non portare a fondo tutto il suo equipaggio, ma è abbandonato dopo l’avvio delle manovre di autoaffondamento. L’equipaggio è tratto in salvo e fatto prigioniero.

[5] Entra in servizio a Monfalcone il 31 agosto 1937 - questa è la ragione per la quale il Sig. Rizzello con alcuni altri marinai rimaneva nella città friulana - il Velella è un sommergibile appartenente alla classe Argo, assegnato alla 42° Squadriglia Sommergibili di Taranto. Il suo primo comandante fu il Tenente di Vascello Pasquale Terra. Fino al mese di ottobre 1938, il periodo che vede imbarcato il Sig. Rizzello, il Velella è utilizzato nell’Alto Adriatico per le manovre di addestramento. Questa imbarcazione mantiene il triste primato di essere l’ultimo sommergibile italiano perduto durante la guerra contro gli Alleati. Salpato dal porto di Napoli il 7 settembre 1943, il battello non diede più notizie di sé. Nel dopoguerra si seppe che verso le otto di sera del 7 settembre 1943 fu colpito da una salva di siluri lanciati dal sommergibile britannico Shakespeare, in navigazione verso Punta Licosa. Tutto l’equipaggio scomparve con il sommergibile. Il relitto è stato poi individuato nove miglia al largo di Punta Licosa, alla profondità di circa 138 metri.

[6] La nave Flegetonte, della classe Acheronte, entra in servizio nel 1917 come nave cisterna per il trasporto del gasolio, ma, nei mesi di servizio del Sig. Rizzello, è utilizzata per il rifornimento dell’acqua. Affonda nelle acque a nord di Bari, silurata da un sommergibile, nell’agosto 1943.

Ultima modifica il Lunedì, 16 Maggio 2016 12:11