Pd sul solar cooling: abbiamo sbagliato, però Matarrelli e Vizzino erano con noi

Aprile 26, 2016 2974

solar coolingA Mesagne si continua a litigare sull’installazione dell’impianto solare

di refrigerazione solar cooling collocato sull’antico monastero dei frati Celestini, oggi residenza municipale. Si è fatto anche nello scorso Consiglio comunale con gli interventi dei consiglieri Luigi Vizzino e Toni Matarrelli per un caso di presunto sperpero di danaro pubblico a fronte di un impianto inefficiente. Il Partito democratico, da parte sua, si è accollato una parte delle responsabilità “perché riteniamo che sia stato un errore scegliere quell’ubicazione per l’impianto”, ha spiegato il segretario Francesco Rogoli che, in ogni modo, ha fatto notare come Vizzino e Matarrelli facevano parte integrante della precedente Amministrazione Scoditti e oggi “si autoassolvano come se niente fosse sfoggiando opportunismo e disonestà intellettuale”. In particolare gli strali di Rogoli hanno raggiunto Luigi Vizzino poiché “è stato, per poco meno di quattro anni su cinque, nella giunta Scoditti, super assessore alle Attività produttive e ai Lavori pubblici, è difficile credere che su un’opera pubblica come quella in questione, che porta la paternità politica della sua lista, non abbia alcuna responsabilità”. Rogoli ne ha per tutti. Nella sua “requisitoria” ha chiamato in causa anche l’onorevole Matarrelli. “Il Deputato, consigliere Matarrelli, frequentatore a tutti i livelli istituzionali di Palazzo dei Celestini da quasi venti anni, si è dissociato a sua volta dalla responsabilità della realizzazione di tale dannosa e addirittura pericolosa opera e, come farebbe un comune cittadino senza alcuna responsabilità di governo, ha detto che lui, nel 2014, quando i lavori erano stati già completati, lo aveva detto”. Tuttavia, il segretario del Pd non ha ricordato “interventi del deputato per valutare eventuali altre soluzioni”. A questo punto Rogoli ha lanciato un’accusa alquanto grave nei confronti dell’ex assessore Vizzino. “Venendo alle responsabilità dei tecnici del Comune – ha precisato Rogoli - corre l’obbligo di ricordare che il progetto è stato realizzato da quattro professionisti esterni alla pianta organica comunale che la politica ha contribuito a individuare, in particolare da chi come Vizzino aveva deleghe assessorili in quel settore, altro che responsabilità della macchina amministrativa”. Dalla difesa Rogoli, quindi, è passato all’attacco. “Non ci risulta che l’assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, Palma Librato, a ormai quasi un anno dal suo insediamento, abbia messo in campo qualche idea per evitare lo spreco di risorse pubbliche, rendere l’impianto funzionante e tutelare un bene di grande valore storico e architettonico come Palazzo dei Celestini”. Ed ha aggiunto: “Non ci risulta, peraltro, che nel corso di questi mesi siano state intraprese iniziative a tutela del Comune nei confronti di chi ha realizzato un’opera non funzionante”. Infine, il segretario del Pd si è augurato che se l’assessore Librato “ha individuato una strada la indichi anziché indignarsi, anche per non correre il rischio di essere ricordata solo per gli indispensabili posacenere nel centro storico e gli indecorosi paletti in via Gualtiero D’Ocra. Vedremo se anche per queste due opere, tra qualche anno, la colpa sarà della famigerata macchina amministrativa”.