Il Comune di Mesagne chiede spiegazioni all'Arpa sui dati inquinanti, Bene Comune bacchetta

Ottobre 23, 2016 1081

ARPAIl presunto inquinamento ambientale della città di Mesagne

denunciato in un rapporto di Arpa Puglia, già oggetto di un convegno, non fa fare sogni tranquilli ai cittadini. Peraltro, ad oggi, nonostante anche un intervento del consigliere regionale, Mauro Vizzino, l'Arpa non si è espressa pubblicamente sull'attendibilità dei dati inseriti nella contestata relazione. Ecco perché l’assessore all’Ecologia e Ambiente, Tecla Pisanò, ed il sindaco, Pompeo Molfetta, hanno inviato una nota all’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola, e al direttore generale dell’Arpa Puglia, Vito Bruno, per chiedere delucidazioni da parte dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione dell’Ambiente sul caso dei valori inquinanti nella città di Mesagne relativi ai "Rapporti Arpa 2013 e 2015". Nella missiva inviata, gli amministratori hanno chiesto ad Arpa «di chiarire con urgenza quale sia l’attendibilità dello strumento modellistico utilizzato relativamente al “Rapporto 2013” e alla Valutazione 2015 giacché, per quanto di nostra conoscenza, non vi siano stati fatti e circostanze intervenute nel nostro territorio tali da giustificare lo stato d’allerta denunciato». Inoltre, l’Amministrazione comunale ha chiesto «di implementare il servizio di monitoraggio attraverso l’installazione di centraline fisse o mobili utili a fornire informazioni puntuali e omogenee sui valori dei diversi inquinanti nell’intero territorio comunale» e di «informare quest'Amministrazione sull’impatto che queste criticità hanno sulla salute pubblica al fine di fornire strumenti utili per pianificare interventi da mettere in atto per la prevenzione delle stesse». Tuttavia, l'intervento dell'Amministrazione comunale è stato etichettato da "Mesagne bene comune" insufficiente. "Le responsabilità dell’Amministrazione non si esauriscono, a nostro avviso, ad una delega all’Arpa: l’Amministrazione ha il potere e il dovere di intervenire direttamente per tutelare la salute dei propri cittadini", hanno spiegato i dirigenti dell'associazione ambientalista che hanno sottolineato come "l’enorme partecipazione al dibattito su ambiente e salute organizzato da “Mesagne Bene Comune”, le centinaia di cittadini intervenuti, impongono un livello di azione e consapevolezza più profondo e attivo". Per gli ambientalisti è improcrastinabile affrontare alcuni temi che sono la prerogativa diretta dell’Amministrazione di come, ad esempio, il riconsiderare in maniera complessiva la viabilità cittadina per abbassare gli inquinanti; pedonalizzare il centro storico; avviare pratiche virtuose sulla mobilità sostenibile. Infine, intercettare i finanziamenti disponibili. "Nei giorni scorsi abbiamo segnalato un bando da 35 milioni di euro per progetti volti a incentivare la mobilità sostenibile attraverso iniziative di piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bike-sharing", hanno concluso gli ambientalisti. Bike sharing? Mesagne aveva già un tale progetto per il quale aveva acquistato dodici biciclette parti delle quali svanite nel nulla poiché non si sa ancora chi le abbia prese né quali provvedimenti ha deciso di adottare l’Amministrazione.  

Ultima modifica il Lunedì, 24 Ottobre 2016 08:52