La Cantina Riforma di Mesagne sposa la Farnese vini

Agosto 22, 2016 3011

cantina-scarico-uveBuone notizie sul fronte dell'economia locale

grazie a un accordo tra la Cantina Riforma Fondiaria di Mesagne e il gruppo vinicolo di valenza internazionale, Farnese Vini. Il prossimo 25 agosto, nell'assemblea dei soci della cantina l'accordo sarà ufficializzato alla presenza dei massimi esponenti della Farnese vini. Il sodalizio mesagnese tenta, quindi, di voltare pagina riproponendosi al settore viticolo locale a 61 anni dalla sua fondazione con un partner commerciale di tutto rispetto. Il Consiglio di amministrazione, inoltre, ha rinforzato i rapporti che legano la Cantina alla Megale Hellas per quanto riguarda la lavorazione delle uve. Programmi che ci si augura siano accolti con soddisfazione dai soci , da tutti i produttori e dagli operatori vitivinicoli in genere in quanto non potranno, che portare benefici al territorio mantenendo gli attuali livelli occupazionali con prospettive di crescita e, soprattutto per i soci, si crea l'aspettativa di vedere saldate le annate pregresse ancora in sospeso. Dal 2011, infatti, le diverse campagne vinicole sono state saldate completamente. In questi anni il management della Cantina grazie alla paziente collaborazione dei soci, è riuscita a ridurre in misura sostanziale anche l'indebitamento bancario. "La collaborazione con la Farnese vini si presenta come la soluzione finale del nostro problema", ha chiosato il presidente della Riforma Fondiaria, Umberto Maizza. Cos'è la Farnese vini? E' una casa vitivinicola con sede a Ortona, è stata fondata nel 1994 da Valentino Sciotti, Filippo Baccalaro e Camillo De Iulis con la volontà di valorizzare il patrimonio viticolo del Sud. Dalle cantine del gruppo, e con i vari marchi, Caldora e Fantini (Abruzzo), Cellaro e Vigneti Zabù (Sicilia), Vigneti del Salento (Puglia), Vesevo (Campania), Vigneti del Vulture (Basilicata), oggi escono 16 milioni di bottiglie suddivise in 80 etichette diverse, di cui oltre il 93% dirette in circa 80 Paesi all’estero e con l’ambizione di crescere sempre di più negli Usa e in Asia oltre che in Europa. Il 97% della produzione è caratterizzata da uve autoctone del Meridione, l’etichetta simbolo “Edizione Cinque Autoctoni” di Fantini è un raffinato blend dei cinque vitigni più rappresentativi (Montepulciano, Primitivo, Sangiovese, Negroamaro e Malvasia Nera) di Abruzzo e Puglia. "In questo momento la nostra principale mission è ridare fiducia al corpo sociale, garantendogli il necessario supporto economico, per vinificare le varie tipologie di uve che permetteranno di ottenere vini di grande qualità con i quali, grazie alla collaborazione con Farnese, aggredire i ricchi mercati internazionali", ha concluso il presidente della Cantina di Mesagne, Umberto Maizza.