Il postino non suona due volte a Mesagne

Agosto 17, 2016 2367

postini“Il postino suona sempre due volte”. Il titolo del celebre film

di Bob Rafelson non calza con l’episodio accaduto a Mesagne dove il postino non solo non ha suonato una volta ma non ha consegnato in tempo la posta tanto da causare a diversi utenti la ricezione di avvisi di morosità. La causa è da ricercare nel periodo di ferie che ha assottigliato gli organici che non riescono a consegnare per tempo la posta. Furibondi i cittadini che hanno dovuto pagare l’utenza con la sovrattassa. Si sono salvati solo coloro che hanno la domiciliazione bancaria o postale. Vana qualsiasi protesta poiché le buste postali non riportano più il timbro del giorno di consegna. Perciò non si può dimostrare nulla né intentare un risarcimento legale. La protesta è iniziata giorni fa nella zona del nuovo parco “Potì” dove diversi cittadini hanno trovato nelle buche delle lettere alcune utenze tra cui quelle del gestore del servizio di energia elettrica. Le hanno prese e con grande curiosità e patema d’animo le hanno aperte per vedere la somma che dovevano versare. Con loro grande meraviglia si sono accorti che alcune utenze erano scadute già da diversi giorni. Perciò si sono recati all’ufficio postale per protestare. Inutilmente poiché è stato spiegato loro che il disservizio si sarebbe verificato per una lentezza nella consegna della posta dovuta a una carenza di portalettere. Così tra mugugni e protesta hanno pagato il corrispettivo consci che con l’utenza del mese successivo sarà loro richiesta la sovrattassa e qualche altro onere per il ritardato pagamento. Qualche utente, invece, non ha ricevuto la bolletta ma una nota di sollecito a pagare il corrispettivo di quanto consumato. Insomma un vero e proprio guazzabuglio che ha creato disappunto tra l’utenza. Qualcuno degli utenti si è appellato all’interruzione di pubblico servizio. Insomma, la protesta sta montando da parte di chi, l’utente, non ha, al momento, nessuna tutela per far valere i proprie diritti. Di fatto resta la realtà: pagare con l’aggravio dei costi per non incorrere nel distacco dell’energia. Non è il primo anno che accade questa circostanza poiché anche in altri anni durante il periodo estivo e in coincidenza con le ferie gli utenti ricevono la posta in ritardo. Più volte la situazione è stata segnalata alla direzione provinciale e regionale di Poste italiane. Tuttavia, il servizio non è stato mai integrato lasciando gli utenti in balia della burocrazia. Nel recente passato, precisamente nelle consiliature dei sindaci Sconosciuto, Incalza e Scoditti, i primi cittadini avevano avuto contati con la direzione locale e avevano scritto alle direzioni provinciali e regionali per cercare di sbloccare l’impasse e tutelare i loro concittadini. Anche in quelle occasioni erano state ricevute promesse. Solo promesse.