Mesagne. L'odissea per il rilascio della cartella clinica, tra evitabili disservizi In evidenza

Maggio 24, 2016 4703

ospedale di summa ex"Sanità a misura di utente? Solo se anche i dipendenti collaborano a quest’obiettivo".

E' il pensiero di uno dei tanti utenti che giornalmente s’interfacciano con il Cup dell'Asl di Brindisi e non ottengono un servizio professionale e qualificato. La storia è di un imprenditore agricolo di Mesagne, Emanuele Guglielmi, che la settimana scorsa si è recato al Cup dell'ospedale "Perrino" di Brindisi per richiedere la cartella medica di una sua degenza ed è incappato nella macchina farraginosa della burocrazia. L'imprenditore si è recato allo sportello ed ha chiesto all'impiegato di pagare il ticket per ottenere una copia della cartella medica di un ricovero avvenuto l'11 settembre 2012. "L'impiegato mi ha spiegato che dovevo fornirgli il numero di cartella clinica altrimenti era impossibile trovarla", ha spiegato l'imprenditore che ha aggiunto "E' stato inutile fargli comprendere che avendo perso il cartellino delle dimissioni, e l'altra documentazione, non avevo più nulla. Era quello il motivo per cui richiedevo copia della cartella. Purtroppo l'impiegato è stato irremovibile. Inutile sono state le mie rimostranze, inutile è stato spiegargli che nell'era informatica sarebbe bastato il nome, cognome, data di nascita e codice fiscale per compiere una verifica", ha spiegato Guglielmi. "Mi ha suggerito, però, di andare in reparto e chiedere il numero della mia cartella clinica senza il quale la mia richiesta era inutile", ha precisato l'imprenditore che è andato via non convinto di quella spiegazione. Ha rimuginato sulla vicenda per alcuni giorni e poi ieri mattina si è ripresentato al Cup. Allo sportello, questa volta, c'era una ragazza cui Guglielmi ha chiesto copia della sua cartella clinica. La ragazza ha preso i dati anagrafici completi e ha stampato la richiesta facendogli pagare il relativo ticket. A quel punto l'imprenditore agricolo, conscio del disservizio messo in atto giorni prima dall'altro impiegato, ha chiesto di parlare con il capo ufficio al quale ha spiegato la sua vicissitudine di qualche giorno prima. "Probabilmente presenterò un esposto al direttore generale per la vicenda di cui sono stato protagonista affinché certi disservizi, dovuti esclusivamente alla negligenza del personale, siano eliminati. Anche nel rispetto di tutti gli altri utenti che subiscono senza parlare".