Rifiuti a Mesagne: la guerra delle cifre In evidenza

Gennaio 25, 2016 1948

rifiuti su via per la contrada capitan pietro 3C'è una differenza tra i dati forniti

dalla società che gestisce la raccolta differenziata dei rifiuti a Mesagne e quelli pubblicati sulla tematica pagina del sito della Regione Puglia. Secondo le cifre postate sulla pagina Facebook ‘Raccolta Rifiuti Mesagne‘, scritta dai responsabili dell’Ati Axa – GialPlast, la differenziata a Mesagne nel 2015 è cresciuta sensibilmente in termini percentuale. La raccolta dei rifiuti differenziati è passata dal 61 al 63 per cento. Diversa la situazione sul sito della Regione Puglia dove i dati, fermi ad agosto 2015, portano una percentuale del 57,06 per cento. Nel 2013 la percentuale era stata del 58 per cento mentre nel 2014 del 56,357 per cento. “E’ tempo di bilanci, è tempo di numeri. Salutiamo il 2015 con un incremento percentuale dei dati sulla ‪#‎raccoltadifferenziata‬ su base annua che passa dal 61,4% del 2014 al 63,5% del 2015. Un ottimo risultato che testimonia l’attenzione nei confronti delle tematiche ambientali di tutti cittadini mesagnesi e anche, concedetecelo, il nostro impegno quotidiano”, hanno scritto i dirigenti dell'Ati. I dati divulgati dall’Ati sono diversi da quelli che gli uffici comunali comunicano all’organo regionale poiché all’interno della percentuale stimata dalla ditta sono inserite le tonnellate di alcuni rifiuti smaltiti nella piattaforma ecologica ma non contabilizzabili ai fini regionali. Nonostante i dati confortanti della differenziata emessi dall'azienda la rifiuti vicenda a Mesagne resta calda. "Ci sono due atti per noi illegittimi - ha spiegato Antonio Calabrese, segretario di Progettiamo Mesagne .- Il primo è l’ordinanza sindacale che proroga per la sesta volta, il sindaco ne potrebbe fare solo tre, un rinnovo contrattuale con l’Axa Gial Plast che, ricordiamolo, fu ritenuto illegittimo dall’Anac, e il secondo è la delibera di giunta che prevede l’effettuazione di una “gara ponte” per la gestione del servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti solidi urbani fino all’individuazione del nuovo gestore unico. Nonostante tutto questo l’amministrazione tace". Secondo Calabrese è "scandaloso che nessuna commissione consiliare è stata mai convocata per discutere di queste delicate questioni, gestione nuovo appalto, emergenza ambientale, costi del servizio, prospettive future, dall’insediamento della giunta Molfetta ad oggi, fatta eccezione per un breve passaggio nella seduta consiliare del 26 ottobre scorso dove tra l’altro ci si è limitati alla sola lettura di fatti già noti, senza fornire alcuna indicazione su possibili piani di intervento futuri".

Ultima modifica il Lunedì, 25 Gennaio 2016 10:23