Viaggio tra il canile di Mesagne, le criticità non sanate. Reportage In evidenza

Tranquillino Cavallo Novembre 21, 2015 4371

CANILE DI MESAGNE - ABBEVERATOIO OSTRUITO E SPORCOUn grido di allarme è stato lanciato dagli oltre 250 cani presenti (Articolo completo su Nuovo Quotidiano di Puglia)

canile comunale - vano accessoriocanile comunale 2nel canile comunale di Mesagne che sarebbero stressati giacché vivono ormai in maniera stanziale e precaria nei box e non escono più a sgambettare. Questo perché il servizio non rientra nei compiti della società che ha in gestione la struttura. Naturalmente interpreti dei bisogni dei "cagnolotti" sono stati i volontari, per la verità un manipolo, che giornalmente sono presenti nella struttura per portare un minimo sollievo ai pelosi. In ogni modo le criticità sono anche altre come, ad esempio, la pulizia dei box, gli erogatori dell'acqua rotti da tempo, molte pedane per il riposo dei cani ammassate in un angolo anziché montate nei box e pagate con i soldi pubblici, e tanti altri disagi che i volontari nei giorni scorsi hanno presentato al sindaco, Pompeo Molfetta, e al delegato al canile, il consigliere comunale, Vito Lenoci. Dire che i volontari sono indignati dall'esito dell'incontro è dir poco. Secondo loro le richieste avanzate sarebbero state respinte e, in un certo senso, è stato messo in discussione anche il lavoro che svolgono a servizio degli animali. "I cani stazionano tutto il giorno in dei box angusti e non escono mai", hanno spiegato gli animalisti dell'associazione "Gli amici di Snoopy" che hanno tenuto a rilevare che i pelosi "sono sotto stress perché non hanno modo di sgranchirsi e di annusare il terreno". Secondo i volontari i cani dovrebbero essere portati giornalmente nella pineta attigua per sgambettare. Lì potrebbero essere lasciati fino al pomeriggio quando rientrerebbero nei box.canile comunale 3canile area sgambamento C'è, ad esempio, l'area dove vi sono le ex serre, mai entrate in funzione, che potrebbero accogliere i pelosi per farli sgambettare liberi e senza nessuna inibizione. "In questo modo si eviterebbe il problema delle deiezioni nei box poiché si potrebbe svolgere una pulizia più accurata evitando, così, di bagnare i cani con l'acqua fredda durante la pulizia quotidiana". Inoltre i volontari hanno chiesto un maggior controllo sui cuccioli in entrata e sulle sterilizzazioni. Il canile potrebbe garantire anche "un servizio adeguato alle esigenze dei visitatori e dei cani ospitati affinché la struttura possa diventare uno zoontropologico coinvolgendo l'intera città". E che dire di alcuni locali sporchi e manufatti arrugginiti che andrebbero eliminati. Infine, c'è il nuovo capitolato di appalto che gli ambientalisti vorrebbero fosse condiviso al fine di inserire eventuali omissioni avendo come obiettivo primario il benessere degli animali. Intanto sul fronte amministrativo vi sono delle norme da rispettare. "dallo scorso 1° novembre l'Amministrazione comunale non può essere stazione appaltante e si sta provvedendo ad aderire a un soggetto aggregante", ha spiegato il sindaco Pompeo Molfetta. Questo vuol dire, nell'immediato, che al prossimo 31 dicembre sarà concessa, necessariamente, una proroga all'attuale cooperativa che gestisce il servizio in attesa della nuova gara di appalto che avrà una valenza regionale.serre canile comunale "Attualmente c'è un capitolato che regola il lavoro che la società, che ha in gestione la struttura, deve svolgere, non possiamo chiedere di più", ha fatto notare il consigliere Lenoci.  

Ultima modifica il Sabato, 21 Novembre 2015 09:06