Aumenta laTari a Mesagne, promessa non mantenuta In evidenza

Tranquillino Cavallo Settembre 28, 2015 2672

comune ingressoIl prossimo 30 settembre scade il termine di pagamento (Articolo completo su Nuovo Quotidiano di Puglia)

della prima rata della Tari e molte famiglie mesagnesi ancora non hanno ricevuto la notifica della cartella con gli importi da pagare. Cresce, così, la preoccupazione tra la comunità per non essere vessata oltre che dalla tassa, con relativo aumento, anche dagli interessi moratori. Così come, al di la delle promesse politiche, i cittadini che hanno ricevuto il “conto”, cioè la tassazione del servizio di raccolta dei rifiuti, hanno notato un vistoso aumento. Interprete dei disagi dei mesagnesi si è fatto Fernando Orsini, consigliere comunale del Pd, che ha preso carta e penna e ha inviato una nota al sindaco Molfetta per chiedergli di essere “clemente” con coloro che non ce la faranno a pagare entro i termini canonici sia per il ritardo della notifica delle cartelle sia per la carenza di soldi. Com’è noto, dunque, il pagamento della prima rata della Tari 2015 deve avvenire entro il 30 settembre previo ricevimento della cartella con annesso modello F24 precompilato. Le sanzioni previste per il ritardo nel pagamento sono elevate e ammontano al 30% del dovuto più gli interessi legali. “Sicuramente sarà a conoscenza che a molte famiglie e contribuenti le cartelle non sono ancora pervenute – ha precisato Orsini nella nota inviata al sindaco - e a molti altri sono invece state recapitate solo quale giorno fa e, quindi, proprio a ridosso della scadenza”. “Peraltro – ha continuato l’ex presidente del Consiglio - per molte famiglie non è agevole pagare importi anche di alcune centinaia di euro con preavviso così breve, non considerando che per le persone anziane il metodo di pagamento ammesso, con modulo F24, non è di facile e immediata comprensione e gestione”. Secondo Orsini per venire incontro a esigenze diffuse e anche al fine di diluire il carico tributario in un periodo già fitto di scadenze “chiedo di non procedere all'applicazione di sanzioni e interessi per i pagamenti effettuati entro 30 giorni dalla scadenza della rata in oggetto”. La proposta di Orsini è stata condivisa dalla piazza virtuale di Facebook i cui internauti si sono uniti alla petizione. Antonio Calabrese, segretario di Progettiamo Mesagne ha scritto: “Concordo con l’iniziativa di Orsini e confermo che molte famiglie non hanno ricevuto alcun avviso di pagamento. Giacché, oggi è 28, è assurdo considerare la data del 30 quale scadenza della prima rata. Inoltre, vi è da aggiungere che vi sono stati, per molti contribuenti, degli aumenti considerevoli sui quali ritengo sia opportuno compiere i dovuti controlli”. All'appello si è unito anche don Pietro De Punzio che ha messo in evidenza che la petizione “è dalla parte della gente, di tutta la gente”. Mery Capodieci, responsabile di Confartigianato ha spezzato una lancia “a favore degli imprenditori siano artigiani, commercianti, della zona industriale di Mesagne che si sono visti recapitare delle cartelle con degli aumenti non indifferenti” mentre Alfonso Valenti, presidente di Confcommercio, ha fatto rilevare che “molti commercianti non hanno ricevuto ancora il modello F24, e chi l'ha ricevuto è ancora sotto shock per l'aumento”. Significativa la testimonianza di un emigrato, Giovanni Mitrugno: “Mi auguro che qualcosa cambi. Nel 2015 sono stato a Mesagne complessivamente 45 giorni e pagherò 180 euro di Tari, con un aumento del 20% sul 2014. Quello che più m’infastidisce e' che ad agosto ci siamo puliti da soli, con ramazza e secchio, il vicolo in cui abitiamo nel centro storico”. Testimonianza che non ha bisogno di nessun commento.