Redazione

Un'auto Jeep Renegade è andata a fuoco questa notte nel rione Cappuccini di Brindisi. E' stato lanciato l'allarme e sul posto sono giunti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza la zona. Indaga la polizia per verificare la causa dell'incendio.

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La morsa della siccità si aggrava in Puglia con la perdita di acqua negli invasi di 118 milioni di metri cubi per la mancanza di piogge in autunno ed in inverno, nonostante l’ondata di maltempo dei giorni scorsi che evidentemente a poco è servita, ma ad aggravare lo scenario di emergenza irrigua c’à anche  la condizione dei pozzi malfunzionanti e guasti o a mezzo servizio per la mancanza di personale. A denunciarlo è Coldiretti Puglia sulla base dei dati dell’Osservatorio ANBI del 7 maggio 2024, che ha sollecitato ARIF all’immediato ripristino del funzionamento dei pozzi artesiani in agro di Noci e Palo del Colle.

Fuori uso i 2 pozzi ‘Difesa’ e ‘Spinelli’ in agro di Palo del Colle che non erogano acqua a causa di problemi elettrici che inibiscono il funzionamento delle pompe – insiste Coldiretti Puglia –  mentre in agro di Noci rispetto a ‘Pozzo Perrotta’ e ‘Pozzo Scarciullo’ risultano erogati meno corpi irrigui rispetto alle esigenze cogenti, per la mancanza di personale con il conseguente funzionamento irregolare e insufficiente dei due turni giornalieri.

La gestione irrigua, specialmente in questo periodo in cui le coltivazioni hanno bisogno di acqua per crescere è un fattore fondamentale per l’agricoltura e la zootecnia, per la salvaguardia delle produzioni e dei redditi e va affrontato con la massima attenzione e efficienza. La Puglia, tra l’altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d’Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l’acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla, ma il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità – argomenta Coldiretti Puglia -  con oltre il 57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta, con costi enormi a carico di tutti i settori produttivi e della popolazione stessa.

Per il clima primaverile che ha caratterizzato l’autunno e l’inverno con le temperature ben al di sopra della norma ne hanno fatto già le spese  le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, con i costi di produzione anche per l’irrigazione di soccorso schizzati alle stelle, per cui sono partite le segnalazioni e le verifiche per il riconoscimento della calamità da siccità per il comparto agrumicolo, ma ora a forte rischio  siccità sono i cereali e i legumi, mentre gli ulivi sono in perenne vegetazione. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele,  con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi.

Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione. Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – ricorda Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – insiste Coldiretti - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.

A pesare sulle coltivazioni è la mancanza di acqua per irrigare, tra bacini a secco e infrastrutture fatiscenti. Per questo Coldiretti ha rilanciato la proposta di un piano di invasi di accumulo con pompaggi, promosso assieme ad Anbi, per raccogliere l’acqua che cade e renderla disponibile per le coltivazioni. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati. L’obiettivo è arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua piovana – conclude Coldiretti – che potrebbe essere utilizzate per una molteplicità di altri utilizzi, riducendo il prelievo di quella potabile.

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Abbiamo il piacere di invitarti all'evento "Hosting G7, Intelligenza Artificiale per il turismo", organizzato dal Comune di Fasano in cui si terrà il G7, da Fondazione ITS Turismo Puglia e da Carraro Lab, società specializzata nello sviluppo di piattaforme, tecnologie e contenuti innovativi nei settori più avanzati dei media digitaliche si terrà il prossimo 20 maggio a Fasano presso Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città alle ore 11.

In occasione dell'evento, sarà presentato un contenuto speciale, creato da Carraro Lab attraverso l'Intelligenza Artificiale rigenerativa: il poeta Virgilio che, nella veste di un AInfluencer, raccontando del suo viaggio nell’antica Egnazia, si propone come una guida digitale per accogliere i grandi della Terra al G7 di giugno.

All'evento parteciperanno, tra gli altri: 

  • Francesco Zaccaria, Sindaco di Fasano;
  • Pier Francesco Palmariggi, Assessore al Turismo del Comune di Fasano;
  • Giuseppa Antonaci, Presidente della Fondazione ITS Turismo Puglia;
  • Gualtiero Carraro, Autore e imprenditore digitale, sviluppatore di soluzioni innovative di Intelligenza Artificiale e Realtà Estesa;
  • Edoardo Colombo, Presidente di Turismi.ai, Associazione per l'Intelligenza Artificiale nel Turismo.

Una bottiglia celebrativa del “G7”, rigorosamente di Negramaro o Malvasia Doc di Brindisi, per la cena che si svolgerà il prossimo 13 giugno nel castello Svevo di Brindisi, è quanto propone il presidente del Consorzio per la tutela dei vini Dop Brindisi e Dop Squinzano, Angelo Maci. Non solo, ma il presidente ha suggerito di portare in tavola una selezione di vini autoctoni, da loro offerti, per il brindisi globale che il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, farà in maniera augurale per la buona riuscita del summit. La proposta del presidente Maci è stata inviata al presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, e al sindaco di Brindisi, Pino Marchionna. “E’ un onore, un privilegio, per la città e il suo territorio, la scelta di ospitare a Brindisi nel castello Svevo la cena di inizio del G7 – ha esordito Maci nella missina inviata alle istituzioni -. Sarà una grande opportunità per Brindisi far conoscere e apprezzare quella che è stata la sua storia millenaria. I vini di Brindisi fanno parte di questa storia. Durante la cena, tra lingue diverse, Brindisi non solo sarà il nome della città ospitante, ma sarà una parola che accomunerà i commensali quando su invito del presidente della repubblica Mattarella si farà un "brindisi" al successo dei lavori del G7”. Infatti, il 13 giugno nel castello Svevo ci saranno molti calici di vino alzati per fare "brindisi di auguri" “e, ci auguriamo, con la speranza per la fine delle guerre e per la pace”. La città di Brindisi durante la cena sarà presente con il suo nome, con il suo castello, il suo porto, con i suoi prodotti enogastronomici e, quindi, anche con i suoi vini. “Sarebbe un'ulteriore riconoscenza e una valorizzazione della città – ha proseguito Maci - se ci fossero bottiglie di Brindisi Doc di Negroamaro e di Susumaniello, i due vitigni autoctoni per eccellenza del nostro territorio. Le cantine brindisine aderenti al Consorzio sono pronte a dare il loro contributo nell'offrire i loro vini Brindisi Doc ed eventualmente anche ad imbottigliare edizioni speciali per l'occasione”. Il vino di Brindisi, e Mesagne, nei secoli ha rappresentato la cultura oltre ad essere stato convivio ed è una traccia del passaggio di popoli. “Brindisi rappresenta il passaggio e l'insediamento prima dei Messapi e poi dei Romani. I primi portarono le viti, i secondi le estesero producendo vini che venivano portati da Brindisi nel Mediterraneo”, ha spiegato il presidente che ha tenuto a sottolineare che “l'agro di Brindisi assieme a quello di Mesagne costituisce l'areale della Brindisi Doc ed è terra di antichi vigneti, alcuni dei quali ancora oggi si estendono sui terreni attraversati dai tracciati delle vecchie strade dell'Appia e della Traiana”.

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Arrivano i campioni a Fasano, nella seconda tappa in live streaming del Campionato Italiano Super Salita.
Appena verificato l’alto numero di richieste di iscrizione, la Coppa Selva di Fasano mostra ancora una volta grandi numeri, nella sua 65. edizione: sono oltre 200 gli iscritti che figurano nell’elenco ufficiale deliberato oggi, ai quali si aggiungono gli 11 piloti del folto schieramento dei Vip dello spettacolo. La seconda tappa del Campionato Italiano Super Salita annuncia così il suo primo successo nel weekend di gara che va a iniziare, che da solo giustifica il lavoro organizzativo della Egnathia Corse e della sua presidente Laura De Mola. A partire da venerdì 10, momento dedicato alle verifiche tecnico-sportive, la città pugliese vivrà nel concreto la presenza di team e piloti, che fino alla serata di domenica 12 porteranno il loro colore lungo i 5,6 Km del percorso che sale fino alla località turistica di Selva di Fasano.
Sono 78 gli anni trascorsi dalla prima edizione della gara, che ebbe il suo primo via il 15 settembre 1946. Da allora, la città di Fasano ha allevato schiere di piloti locali, generazioni di appassionati del Motorsport e ha visto scalare i suoi 245 metri di dislivello stradale ai migliori campioni della specialità delle cronoscalate. Il vincitore numero 65, colui che arriverà più velocemente in cima ai 400 metri sul livello del mare di via Toledo, sarà quest’anno uno degli aspiranti al primo titolo italiano Super Salita, il massimo livello della categoria. Una competizione che sarà possibile seguire da ogni dispositivo, grazie al live streaming diffuso dai canali media di Aci Sport nella giornata di domenica 12 maggio.
Sopra, Simone Faggioli, vincitore della Fasano-Selva 2023 (foto Giuseppe Rainieri).
Da Simone Faggioli ai giovani aspiranti campioni.
Tra i top driver a Fasano anche Ettore Bassi.
Sul piano sportivo, si preparano a Fasano le più gustose lotte tra i maggiori protagonisti delle cronoscalate, tra i quali sono ben 34 i piloti alla guida di vetture Prototipo. Il più in vista è il fiorentino Simone Faggioli, campione in carica su Norma NP01-Judd 3 litri, in testa alla classifica 2024 dopo la vittoria nella prima tappa in Sicilia. È già acceso il confronto con il siracusano Luigi Fazzino (Osella PA30-Zytek) e con il pilota di Marsala Francesco Conticelli (Norma NP01-Zytek), i due giovani emergenti che seguono al secondo e al terzo posto. E spicca anche il nome di Ettore Bassi (nella foto sopra), l’attore barese che ha deciso di impegnarsi sempre più intensamente in gara, presente a Fasano su Wolf GB8 Thunder. Giocherà in casa il campione foggiano Lucio Peruggini, con sua Ferrari 488 Challenge Evo con la quale guida la classifica GT, mentre nell’accattivante Gruppo E1 è attesissima la Golf Mk7 del calabrese Giuseppe Aragona, leader di categoria. Imponente è anche l’Audi R3 che schiera il bresciano Luca Tosini, in testa al Gruppo TCR, come pure la AR1 Furore-Judd guidata dal teramano Marco Gramenzi in Gruppo E2-SH. Completano l’esteso paddock, che a Fasano è in pieno allestimento, 63 vetture di Gruppo Racing Start. Sono 23, inoltre, le vetture che partecipano al campionato Velocità Montagna, oltre alle ben 41 Bicilindriche che animano la loro particolare classifica.
 
Il benvenuto a Giancarlo Fisichella, apripista da F.1, atteso insieme all’ospite d’onore Ezio Baribbi.
Ad aprire il percorso, sarà nuovamente a Fasano Giancarlo Fisichella, ex pilota di F.1: «A una gara storica come la Fasano-Selva partecipo sempre volentieri – ha dichiarato il campione romano – con il piacere di assistere a una gara ricca di così tanti piloti, al volante di vetture delle più diverse categorie. L’atmosfera della gara e le bellezze del luogo, sono attrattive che mi invogliano a scendere in Puglia anche per una semplice vacanza.» E per la gioia degli appassionati, nel paddock fasanese sarà ospite d’onore Ezio Baribbi, campione bresciano che vinse la Fasano-Selva ben quattro volte, dal 1986 al 1988 e nell’edizione 1990.
Sopra, Laura De Mola insieme a Ezio Baribbi e Giancarlo Fisichella.
 
Il 18. Trofeo VIP, sfida tra 10 personaggi
dello spettacolo e della politica.
Uguale successo di partecipazione lo segna la 18. edizione del Trofeo Vip, tradizionale attrazione di personaggi dello spettacolo e della politica, i quali si danno appuntamento a Fasano per mettersi in competizione, al volante delle Volkswagen Lupo fornite dalla Epta Motorsport. Confermata in queste ultime ore è la conduttrice sportiva di Sportitalia Fabrizia Santarelli, nuovo arrivo che andrà a confrontarsi con gli esperti figli piloti dell’attore Rocco Siffredi, Leonardo e Lorenzo Tano (quest’ultimo reduce da Ballando con le Stelle) e con il pallavolista Luigi Mastrangelo, il karateka campione del mondo Stefano Maniscalco, il performer teatrale fondatore di Rimbamband, Raffaello Tullo (nella foto sopra), e il conduttore televisivo Savino Zaba. A provare le loro performance al volante ci saranno anche la showgirl e neo-mamma Francesca Brambilla, l’attrice Roberta De Santis e, in rappresentanza del mondo politico, Fabiano Amati, Presidente della Commissione Bilancio alla Regione Puglia.
 
Un annullo postale speciale dedicato alla 65. Fasano-Selva.
La ricorrenza della 65. edizione dell’evento fasanese avrà un ricordo speciale: un annullo postale dedicato, che sarà possibile ottenere su cartolina dedicata all’evento sabato 11 maggio, presso il servizio temporaneo allestito da Poste Italiane. L’ubicazione del servizio è nel piazzale del paddock, come sempre posizionato in prossimità della linea di partenza lungo la SS 172, nell’adiacente area di rifornimento.
 
Lodevole iniziativa con la partecipazione del
Centro Antiviolenza “Insieme si può”.
La Fasano-Selva 2024 vedrà, in collaborazione con la Regione Puglia, l’intervento di alcuni rappresentanti del Centro “Insieme si Può”, organizzazione antiviolenza che offre servizio di supporto e assistenza a donne e minori vittime di maltrattamenti.
 

 

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Il Sindacato Cobas  organizza Giovedì 9 Maggio una giornata di protesta contro i 76 licenziamenti della ditta Sir e per gli investimenti alternativi , che sembrano essere dirottati in altri territori mentre qui si dorme.

Mentre Mercoledì 15 Maggio alle 14,30 la Task Force Regionale sulla occupazione  ,guidata dal Presidente Leo Caroli, ha convocato a Bari una riunione sui licenziamenti alla presenza dell’Enel, che deve mandare responsabili nazionali e non l’ultimo dei direttori di qualche ufficio.

Il Sindacato Cobas denuncia da tempo il totale disimpegno dell’Enel per la fase di decarbonizzazione della centrale di Cerano,nonostante gli impegni presi in precedenza per gli investimenti alternativi alla chiusura.

L’avvio della procedura di licenziamento per 76 lavoratori impegnati all’appalto per le attività di servizio di sbarco/trasporto carbone e servizi di assistenza allo sbarco carbone presso la Centrale ENEL Federico II di Cerano deve essere la scintilla per infiammare in un grande movimento di protesta l’intero territorio brindisino.

La giornata si svolgerà così:

-Assemblea davanti ai cancelli della Centrale di Cerano dalle ore 7 alle 9,00 in cui ribadire che è l’ultima occasione per protestare e cercare di ottenere il nostro da parte del Governo Nazionale.

- Sit/in alle ore 9,00 al Comune di Brindisi per un incontro con il Sindaco di Brindisi, Pino Marchionna, nominato dal Governo Nazionale responsabile del piano di reindustrializzazione della nostra città.

- Sit/in alle ore 10,30 in Piazza Santa Teresa per un incontro con il nuovo prefetto di Brindisi ,Luigi Carnevale, che nelle sue prime dichiarazioni ha parlato di estrema attenzione al mondo del lavoro ed i suoi problemi.

La procedura di licenziamento avviata dalla Sir non lascia margini di trattativa ,fa espressamente riferimento alla chiusura dell’Enel ed alla impossibilità di collocare i lavoratori in altri appalti.

L’unica possibilità che abbiamo è quello di organizzare un movimento di protesta cittadino che coinvolga tutti,  per chiedere  intanto di realizzare quegli impegni presi per la cosiddetta “Decarbonizzazione”  ed impedire la chiusura di altri stabilimenti che sembrano anche essi imminenti.

Brindisi 08.05.2024

Per il Cobas Roberto Aprile

Si discuterà delle novità sulla psoriasi e sulle altre malattie croniche infiammatorie durante il convegno in programma il 10 e l’11 maggio all’Hotel Nettuno di Brindisi. L’evento, che gode del patrocinio della Asl e dell’Ordine dei medici di Brindisi, radunerà alcuni tra i massimi esperti nazionali che metteranno a confronto conoscenze ed esperienze su una delle malattie maggiormente impattanti a livello sociale.

Responsabile scientifico dell’evento è Massimo Travaglini, dirigente medico responsabile dell’Unità Dermatologica – Centro per la cura della psoriasi dell’ospedale Perrino. I lavori saranno aperti dai saluti di Mauro Vizzino, presidente della commissione Sanità Regione Puglia, Toni Matarrelli, presidente della Provincia di Brindisi, Giuseppe Marchionna, sindaco di Brindisi, Arturo Oliva, presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi, Maurizio De Nuccio, direttore generale della Asl Brindisi, Vincenzo Gigantelli, direttore sanitario, e Loredana Carulli, direttore amministrativo. Con collegamento in remoto interverrà il direttore del Dipartimento Promozione della salute della Regione Puglia, Vito Montanaro. 

“L'aspetto clinico e patogenetico della psoriasi - afferma Travaglini - si rivela sempre più complesso e sistemico, richiedendo continua interazione tra differenti figure specialistiche non solo di ambito medico. L’impatto psicologico della patologia, una sindrome simile al burnout, con stanchezza e esaurimento emotivo che possono portare a un calo delle difese immunitarie, allo sviluppo di sintomi psichici come ansia, depressione e a un generale peggioramento della qualità di vita, è tale da condizionare notevolmente l'iter evolutivo di un soggetto in campo professionale e personale. Le ripercussioni limitano la possibilità del raggiungimento di obiettivi gratificanti e causano frustrazioni continue che favoriscono comportamenti poco salutari potenzialmente incidenti su eventuali comorbilità metaboliche”.

Le nuove terapie si prefiggono lo scopo di consentire al paziente di affrontare con giusta sicurezza e maturità la crescita personale e quella relazionale, rendendo possibile affrontare la vita con la stessa serenità e capacità di un soggetto sano.

“Le terapie biotecnologiche innovative - prosegue Travaglini - si sono evolute nel tempo, raffinandosi in ambito farmacologico e clinico. Purtroppo è necessario analizzare anche il rovescio della medaglia: i costi elevati delle terapie innovative anti-IL (anti-interleuchina), che incidono notevolmente sulla spesa del sistema sanitario nazionale, rendono necessario il confronto tra clinici e farmacisti per garantire l'appropriatezza prescrittiva dei farmaci biotecnologici per la cura della psoriasi”.

L'evento terminerà con una tavola rotonda tra clinici e farmacisti con l'obiettivo di analizzare i diversi scenari regionali di appropriatezza prescrittiva e le possibili divergenze di scelta terapeutica, terminando con una valutazione globale di sintesi di quanto emerso dalla discussione.

 

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FASANO – Si informa la cittadinanza che, in occasione della gara automobilistica «65ª Coppa Fasano di Selva» che si disputerà nei giorni 10, 11 e 12 maggio, la Polizia Locale, con ordinanza dirigenziale numero 189, 190, 191 e 192 del 7/05/24, ha predisposto le seguenti modifiche alla normale viabilità cittadina per disciplinare divieti di sosta e sospensione della circolazione nelle strade comunali interessate dal percorso della gara.

- Venerdì 10 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 20.00 e comunque fino al termine delle verifiche, la sospensione temporanea della circolazione del traffico veicolare (eccetto residenti), nonché il divieto di sosta (con rimozione coatta, eccetto autorizzati e veicoli partecipanti alla manifestazione), su ambo i lati di via dell’Industria, nel tratto compreso tra via della Meccanica e via dell’Agricoltura.

- Dalle ore 7.00 di venerdì 10 maggio alle ore 22.00 di domenica 12 maggio, la sospensione temporanea della circolazione nonché l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta, eccetto autorizzati) su tutta l’area del Largo Palmina Martinelli (zona Paddock).

- Dalle ore 10.00 di venerdì 10 maggio alle ore 22.00 di domenica 12 maggio, l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta, eccetto autorizzati) sulle seguenti strade dell’abitato di Fasano (zona Paddock): Via Giardinelli (ambo i lati), nel tratto compreso tra Via De Gasperi e Via Zanibelli; Via Zanibelli (compresi gli slarghi adiacenti); Piazza Russi; Piazzale Europa; Via Rosselli, nel tratto compreso tra Via Zanibelli e Via Salvo D’Acquisto; Via Salvo d’Acquisto (ambo i lati), nel tratto compreso tra Via F.lli Rosselli e Via Naz. dei Trulli.

- Sabato 11 e domenica 12 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 21.00, la sospensione temporanea della circolazione sulle seguenti strade dell’abitato di Fasano (eccetto veicoli in gara e staffette di scorta): Via Giardinelli nel tratto compreso tra Viale Romita e Via Zanibelli; Via Zanibelli (compresi gli slarghi adiacenti); Piazzale Europa; Via Salvo d’Acquisto, nel tratto compreso tra Via F.lli Rosselli e Via Naz. dei Trulli; Corsia direzione centro abitato di Via Nazionale dei Trulli, nel tratto compreso tra e la SS 172dir e Via Vanoni.

- Dalle ore 10.00 di venerdì 10 maggio alle ore 23.00 di domenica 12 maggio, la sospensione temporanea della circolazione nonché l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta, eccetto autorizzati) su tutta l’area del parcheggio retrostante la Casina Municipale a Selva di Fasano.

- Sabato 11 e domenica 12 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 21.00, la sospensione temporanea della circolazione nonché l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta) su ambo i lati delle seguenti strade dell’abitato di Selva di Fasano: Viale Nuovo; Viale del Leccio; Piazzale Giannaccari; Viale Toledo.

- Sabato 11 e domenica 12 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 21.00, il ripristino del doppio senso di marcia in Viale dei Castagni dell’abitato di Selva di Fasano, nel tratto compreso tra Viale Toledo e Viale dei Pini.

- Sabato 11 e domenica 12 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 21.00: l’istituzione del senso unico alternato, mediante installazione di impianto semaforico mobile e relativa segnaletica, sulla S.C. Vecchia di Laureto intersezione con la S.S. 172; l’istituzione di senso unico di marcia sulla S.C. Giardinelli III, nel tratto e nella direzione di marcia dalla S.C. Vecchia Canale alla S.C. Vecchia Laureto; l’istituzione del senso unico di marcia sulla S.C. Fasano-Selva, nel tratto compreso tra la rotatoria SS 172dir e la S.C. Sere Reali.

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Nel pomeriggio di ieri, martedì 7 maggio, il volo Ryanair FR3638 Brindisi Bergamo ha segnato un'esperienza travagliata per i passeggeri, con un ritardo che ha superato quasi sei ore, mettendo a dura prova la pazienza e la determinazione dei viaggiatori. Questo episodio solleva interrogativi sulla gestione dei voli e sulla responsabilità delle compagnie aeree nel garantire un servizio affidabile e tempestivo.

Il volo, inizialmente previsto per decollare alle 17:55, è stato ritardato più volte, con scarse comunicazioni da parte della compagnia aerea, lasciando i passeggeri nell'incertezza e nell'attesa prolungata nell'aeroporto di Brindisi. Solo alle 01:17 dell’indomani il volo è finalmente atterrato a Bergamo, quasi sei ore dopo l'orario programmato di arrivo.

Secondo quanto riferito da ItaliaRimborso, specializzati nel supportare i passeggeri nell'ottenere compensazioni per ritardi e cancellazioni dei voli, ai passeggeri del volo FR3638 spetta una compensazione pecuniaria di 250 euro a persona. Questo diritto è garantito dal Regolamento CE n. 261/2004 dell'Unione Europea, che tutela i diritti dei passeggeri in caso di ritardi significativi o cancellazioni non dovute a circostanze straordinarie.

L'esperienza del volo Ryanair da Brindisi a Bergamo evidenzia la necessità di una maggiore attenzione da parte delle compagnie aeree verso i passeggeri e il rispetto delle normative vigenti. I passeggeri possono fare affidamento su servizi come ItaliaRimborso per ottenere il supporto necessario nel far valere i propri diritti e ottenere le compensazioni che meritano dopo esperienze di viaggio difficoltose. Basta compilare il form su www.italiarimborso.it.

 

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SAN NICOLA: COLDIRETTI PUGLIA, EFFETTO GUERRA IN UCRAINA SU TURISMO DA RUSSIA; IN MEDIA ERANO 106MILA LE PRESENZE IN PUGLIA.

Ma sono cambiate anche le dinamiche degli scambi commerciali.

 

Gli effetti del conflitto in Ucraina si fanno sentire sulle presenze di turisti e devoti russi, in sensibile calo in occasione della festa di San Nicola, patrono della città di Bari, venerato da oltre due milioni di fedeli in Russia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione delle celebrazioni per il Santo Patrono di Bari con la cattedrale che è meta di pellegrinaggi dal mondo ortodosso dei fedeli che si spostano dalla Russia per rendere omaggio al santo taumaturgo.

In media prima dello scoppio del conflitto erano quasi 32mila gli arrivi e oltre 106mila le presenze l’anno, regione italiana con forti rapporti con la Russia – spiega Coldiretti Puglia - suggellati dalla visita dello Zar alla città di Bari nel 2007, dopo che nel 2003 Putin aveva donato la statua di San Nicola, con una targa che richiama i "legami plurisecolari" con Mosca.

Anche sul fronte degli scambi commerciali dei prodotti agricoli gli effetti del conflitto si sono fatti sentire, soprattutto sulle esportazioni dalla Puglia totalmente azzerate nel 2022, ma nel 2023 hanno riguadagnato qualche punto raggiungendo 1,2 milioni di euro di valore, mentre le importazioni in Puglia dalla Russia sono state pari a 129 milioni di euro di valore, considerato che è il maggiore esportatore mondiale di grano.

Ma la vera novità è il Made in Italy tarocco – spiega Coldiretti – che sta spadroneggiando in Russia. Con la guerra in Ucraina e l’embargo agli scambi commerciali che ha vietato l’esportazione a Mosca di una importante lista di prodotti agroalimentari come frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce si è diffusa nel Paese di Putin una fiorente produzione di imitazioni del Made in Italy a tavola che hanno sostituito le esportazioni tricolori. Il risultato – denuncia la Coldiretti – è che in molti territori, dagli Urali alla regione di Sverdlovsk, sono sorte fabbriche specializzate nella produzione di imitazione dei formaggi e salumi italiani per sostituire quelli originali.

Si tratta di impianti per la lavorazione del latte e della carne per coprire la richiesta di formaggi duri e molli così come di salumi che un tempo era soddisfatta dalle aziende agroalimentari italiane. Il sindacato russo dei produttori lattiero-caseari, Soyuzmoloko, ha stimato che la produzione di formaggio russo è quadruplicata, di cui una discreta fetta è rappresentata proprio dai prodotti simil italiani, come il Parmesan. E se le incerte prospettive di mercato legate alla guerra hanno rallentato gli investimenti negli impianti tecnologici necessari alla stagionatura, i produttori di formaggio russi hanno comunque espresso fiducia che la Russia possa iniziare a produrre parmigiano di alta qualità da esportare attivamente in 5-7 anni.

Il “Russkiy Parmesan”, ad esempio, viene prodotto nel territorio di Stavropol e sul sito dei produttori si assicura che “è un’alternativa al Parmigiano-Reggiano, è fatta con latte pastorizzato e matura 12 mesi e ha una consistenza dura molto simile e un gusto e un aroma intensi specifici”. Nelle stesse aziende si producono anche Montasio, Pecorino, mozzarella e ricotta – informa la Coldiretti – ma sui mercati si trovano anche mascarpone, robiola Made in Russia, diversi tipi di salame Milano, di mozzarelle “ciliegine”, di scamorze e pizza Sono Bello Quattro formaggi con tanto di errore grammaticale.

Inoltre, sono diversi i cibi che entrano nel nostro Paese e che finiscono magari per essere spacciati per italiani sfruttando il concetto di ultima trasformazione sostanziale per gli alimenti, quello che tecnicamente si chiama codice doganale. Un inganno contro il quale Coldiretti è scesa in campo con la grande mobilitazione #nofakeinitaly per cambiare le regole e far approvare una legge europea di iniziativa popolare per l’estensione dell’obbligo dell’indicazione in etichetta su tutti i prodotti alimentari in commercio nella Ue.

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