Mesagne. Il parco "Potì" piace, servono solo alcune panchine

Giugno 18, 2016 3237

parco potì cartellonisticaIl parco "Roberto Potì" fin dalle prime ore del mattino

è fruito dai mesagnesi contenti di poter utilizzare tutti i servizi e giochi in esso contenuti. Tuttavia, diversi avventori hanno chiesto l'installazione di alcune panchine davanti al campetto di calcio dal lato delle strutture poiché è gradevole sedersi, non al sole, mentre si controllano i piccoli che giocano a calcio. Intanto, la mancata agibilità di una parte del nuovo parco di Mesagne ha fatto scaturire una certa fibrillazione nei partiti di maggioranza di governo ma anche dell'opposizione. Tra i due fuochi si è trovata l'assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica, Palma Librato, che ha dovuto precisare che l'agibilità riguarda solo gli stabili che saranno resi a norma di legge entro il mese. Intanto la polemica è già scoppiata. "La questione emersa nelle ultime ore, riguardo all’apertura del parco di via Sasso senza la necessaria e prescritta agibilità dei locali, lungi dal costituire una questione meramente burocratica e di scarso rilievo, sottolinea invece un modus operandi dell’Amministrazione assolutamente inadeguato e scriteriato", ha precisato Antonio Calabrese, coordinatore di Progettiamo Mesagne secondo cui "l’esigenza di subordinare l’accesso, al rilascio dell’agibilità, risponde alla naturale necessità di operare preventivamente tutti i controlli e le verifiche attinenti alla sicurezza delle strutture, intesa in senso ampio e dunque limitata non solo all’igiene e alla salubrità del parco e degli impianti in esso installati, ma anche alle condizioni qualitative delle strutture che insistono sull’area". Per Calabrese, quindi, spetta all’organo politico il compito di controllare che tali importanti procedure siano effettuate nei tempi e nei modi previsti specie quando si tratta di opere destinate alla pubblica fruizione come scuole, uffici pubblici, musei e teatri. "Di certo non s’inaugura una struttura pubblica senza che sia stata rilasciata l’agibilità complessiva anche se, come riferisce l’assessore, è stato effettuato il collaudo", ha fatto notare il coordinatore. "Al contrario - ha concluso Calabrese - se è vero che è stato effettuato il collaudo, si spera, prima dell’apertura, è assurdo che l’agibilità arrivi mesi dopo. Una vicenda che rafforza l’idea che non vi è alcuna sintonia fra la macchina amministrativa e la giunta in carica".