Il Comune di Mesagne discrimina i giovani? In evidenza

Maggio 28, 2016 2546

lab creation esternaE’ stata ritenuta discriminante la decisione del Comune di Mesagne che ha penalizzato una struttura sociale per giovani, gestita dagli stessi, che ha visto negata la possibilità di attingere a un finanziamento regionale di 200 mila euro per ristrutturare il laboratorio urbano.

La struttura, nello specifico Lab Creation, è di proprietà del Comune. L'ente pubblico, al contrario, ha dirottato i soldi del progetto verso un'altra struttura sociale a servizio di giovani sempre di sua proprietà. Solo che quest'ultima non è un laboratorio urbano e, secondo la circolare della Regione Puglia, non avrebbe i requisiti necessari per usufruire del finanziamento.

L'erogazione è fatta direttamente ai Comuni e questi ultimi li girano ai laboratori urbani presenti sul proprio territorio. Non è tutto poiché Lab Creation, ad oggi, non ha ancora avuto il rinnovo della convenzione per la gestione dell’immobile. La stessa è stata approvata, già da tempo, sia dalla giunta sia dal Consiglio comunale. Dietro questa storia c'è una situazione nebulosa poiché, inspiegabilmente, nessun funzionario ha firmato la convenzione. I fatti. Il bando in questione è stato indetto, dalla Regione Puglia lo scorso mese di aprile, grazie ai finanziamenti rivenienti dal Fondo sviluppo e coesione 2007/2013 - “Linee guida per l'attuazione d’intervento sui Laboratori urbani in rete. per la vita attiva dei giovani Invito a presentare progetti di miglioramento funzionale e strumentale dei laboratori urbani".

Lab Creation ha aderito al progetto e in pochi giorni ha presentato in Comune il proprio elaborato che prevedeva la ristrutturazione dell'immobile e la dotazione tecnologica che va a integrare l'esistente. Naturalmente il tutto resta di proprietà del Comune che, in questo modo, oltre a poter manutenere un suo immobile vede incrementare il proprio capitale in tecnologia e a servizio dei tanti giovani che frequentano Lab Creation. Tra gli obiettivi del progetto c'è la collaborazione stabile, leale e continuativa tra il Comune, proprietario dello stabile, e il soggetto gestore; l'apertura dello stabile fruibile da tutti, accessibile e senza barriere, piacevole e accogliente, aperto alla comunità locale. Inoltre deve generare iniziative che permettano ai giovani di incontrare nuove persone e fare nuove esperienze. Deve essere trasparente, nelle modalità di accesso ai servizi e sostenibile giacché deve utilizzare i finanziamenti per generare valore economico e sociale. Infine deve essere a servizio del territorio.

La discriminazione ha creato disappunto nella stessa maggioranza di governo. Ieri abbiamo chiesto all’assessore alle Politiche giovanili, Manuel Marchionna, di chiarire la vicenda. Nonostante le promesse non si è fatto più sentire. Nel pomeriggio di ieri il sindaco Pompeo Molfetta si è recato presso Lab Creation. Ufficialmente per constatare il lavoro svolto, ufficiosamente per rendersi conto della gaffe istituzionale. Poi ci sarà un chiarimento in giunta.

Ultima modifica il Sabato, 28 Maggio 2016 11:34